
(AGENPARL) – gio 26 maggio 2022 COMUNE DI RIVA DEL GARDA
“IL CANZONIERE ITALIANO” DI GYLFASON E HREINSSON
A RIVA DEL GARDA
Per la prima volta in Italia il soprano Berta Dröfn Ómarsdóttir in un progetto tra canto, poesia e filosofia alla scoperta della terra d’Islanda
MusicaRivafestival tiene a battesimo una prima nazionale: “Il Canzoniere Italiano” di Gylfason e Hreinsson”, un viaggio in Islanda tra musica e poesia con il soprano islandese Berta Dröfn Ómarsdóttir.
Il progetto nasce da un’idea del Consolato d’Islanda in Italia, per un tour che toccherà anche altre località del lago di Garda.
Appuntamento il 28 maggio alle 21.00 nella prestigiosa cornice del Conservatorio Bomporti di Riva del Garda, per un concerto dedicato alla musica islandese su testi del poeta Hreinsson, l’interpretazione musicale del maestro Oddsson, la voce della Ómarsdóttir ed un recitativo che accompagnerà il pubblico in terre lontane. Le opere del poeta islandese sono state tradotte dal Console d’ Islanda Olga Clausen.
Olga Clausen, Console Generale Onorario d’Islanda a Milano, è un piacere ospitarvi a Riva del Garda.
È un grande onore per noi, grazie.
Lei ha curato la traduzione in italiano de Il canzoniere italiano (Ítalska söngvabókin), del professore Thorvaldur Gylfason, una raccolta di ventiquattro canzoni per voce lirica da versi del poeta e filosofo Kristján Hreinsson. Ci spiega che cosa c’è alla base del suo pensiero?
Kristján ha un animo molto romantico, come dice egli stesso di sé. È molto più in sintonia con gli italiani che con gli islandesi, crede di essere stato italiano in un’altra vita.
Che cosa raccontano le poesie di cui si canterà a Riva del Garda?
Le sue poesie trattano soprattutto i temi dell’amicizia, dell’amore, della speranza, dell’uguaglianza, della libertà di pensiero e di espressione e perciò anche di rispetto per le idee degli altri.
Versi che diventano musica, in che modo?
Kristján ha iniziato già in tenera età a comporre poesie, hanno iniziato a chiamarlo “Il poeta” all’età di 10 anni. A 16 anni ha pubblicato il suo primo libro di poesie; perciò, non c’è da stupirsi che alcuni compositori di musica lo abbiano notato e che abbiano voluto musicare le sue poesie. Infatti, Kristján ha al suo attivo circa 800 testi musicati e pubblicati sia da lui stesso che da altri compositori e ne ha almeno altrettanti che non sono mai stati pubblicati ma eseguiti nelle varie occasioni da vari artisti. Inoltre, ha steso il testo di circa 20 canzoni per l’Eurovision Song Contest, alcune sono arrivate in finale in Islanda e una ha partecipato al Contest tenutosi in Finlandia nel 2006.
A Riva porterete Il Canzoniere italiano. Perché questa scelta?
Thorvaldur, il compositore della musica ha detto recentemente in un’intervista in Islanda che, dato che agli islandesi piace molto la musica italiana, ora è il momento di far conoscere agli italiani la musica islandese e vedere cosa ne pensano. È anche un sogno per degli artisti portare il loro lavoro all’estero. Questo progetto è iniziato più di due anni fa, poi la pandemia e tutto si è bloccato. A quel punto Thorvaldur mi ha chiesto di tradurre 2-3 canzoni, che poi sono diventate 6 poi 12 ed alla fine 24.
E proprio Riva del Garda è una tappa del vostro tour italiano, una prima assoluta. Da dove nasce questo progetto?
Si potrebbe dire che, da un lato la pandemia ci ha dato tanto tempo libero per lavorare, sia alla traduzione sia per le prove di canto e, dall’altro lato, la voglia di espandere le proprie esperienze con questo bellissimo scambio culturale.
Sul palco una giovane soprano…
Il caso vuole che la nostra soprano, Berta, si sia laureata proprio in Italia, presso il Conservatorio Monteverdi di Bolzano. Si è già esibita in Italia ma è la prima volta che si esibisce sul lago di Garda. In Islanda ha una vivace carriera da soprano e lì dirige un coro.
Musica ma anche brani recitati in lingua originale.
Si, volevamo che chi ascoltasse la musica potesse anche capire le parole ma poi ci è sembrata una bella idea far sentire al pubblico almeno una canzone nella nostra lingua.
Musica vocale islandese, per un’idea che nasce dalla collaborazione tra il consolato islandese e il Comune di Riva del Garda. Le piace questa sponda del lago?
Il lago di Garda è in assoluto il lago più frequentato dagli islandesi, ci sarà un motivo. Molti nostri osservatori parlano del lago di Garda come del lago più bello dell’Italia e io sono pienamente d’accordo. Il lago di Garda ha tantissime attrazioni per tutte le età e la gente è molto gentile e ospitale. Mi sento molto fortunata per l’accoglienza meravigliosa che abbiamo ricevuto ovunque andassimo.
Che cosa spera arrivi al pubblico di questa esperienza musicale, filosofica, culturale?
Speriamo di trasmettere delle emozioni positive e di muovere la curiosità della gente per la nostra cultura. Di trasmettere il fatto che, nonostante siamo (molto) nordici, non siamo poi così freddi come spesso veniamo dipinti ma possiamo anche essere romantici, magari non quanto gli italiani, ma possiamo imparare.
L’Islanda è lontana da queste latitudini. Come vive la vostra terra le tensioni mondiali di questo difficile momento?
Si, purtroppo viviamo in un momento dove in molti Paesi del mondo ci sono delle guerre, carestie ed altri gravi problemi. Tuttavia, è abbastanza comprensibile, data la vicinanza, che l’Ucraina sia il Paese a cui pensiamo maggiormente in questo periodo. C’è una grande solidarietà con il popolo ucraino in Islanda. Abbiamo già accolto più di 850 persone provenienti da lì e alcuni di loro hanno già trovato lavoro da noi. Per fortuna, come diceva Lei, siamo lontani da quelle latitudini ma ovviamente c’è sempre una preoccupazione che la situazione peggiori o che la guerra si protragga ancora a lungo.
Quale il ruolo dei consolati?
Il ruolo del console onorario è di stimolare i rapporti tra il proprio Paese d’origine ed il Paese ospitante, sia a livello turistico, culturale che commerciale, oltre a mantenere rapporti cordiali con gli altri consolati. Aiutare i propri concittadini che, per qualche motivo, si trovano in difficoltà, un esempio emettere passaporti d’emergenza o trovare assistenza medica. Il consolato è anche sede per le elezioni che si tengono in patria e per gli studenti che devono dare gli esami a distanza, giusto per fare qualche esempio.
A Riva scatterà molte fotografie, da mettere nell’album dei ricordi di una professione particolare. Ci regala uno scatto della sua terra? Un ricordo da portare con noi per accorciare le distanze sotto lo stesso cielo.
Insieme agli artisti verranno anche un regista e dei tecnici per registrare i concerti ed i dintorni del lago. Abbiamo scelto il mese di maggio perché in questo periodo è tutto in fiore. Questi filmati verranno poi proiettati alla televisione di Stato in Islanda. Faremo sicuramente anche molte foto che ci porteremo come ricordo di un evento sicuramente memorabile. Sarò felice di mandarvi qualche foto della nostra piccola isola, piccola perché ci abitano solo circa 370.000 persone ma nella realtà il territorio è 1/3 dell’Italia.
E dunque, possiamo dire che questo è solo l’inizio? Avremo ancora il piacere di “vivere un pezzo d’ Islanda” qui, in Trentino grazie a voi?
Lo speriamo ardentemente. Gli artisti che arrivano saranno accompagnati da un gruppo di circa 40 persone e ho già organizzato per loro una visita a Luserna per conoscere la cultura dei cimbri, una minoranza etnica che parla una lingua che si collega all’antico bavarese e all’antico tedesco. Si potrebbero organizzare altri viaggi culturali per approfondire le nostre rispettive culture.
Olga Clausen, Console Gen. On. d’Islanda

