
(AGENPARL) – mar 24 maggio 2022 ————————————
Roma, 24 maggio 2022
CONTRATTO DI LAVORO OPERAI AGRICOLI E FLOROVIVAISTI,
CONFAGRICOLTURA: SEGNALE IMPORTANTE E GRANDE SENSO DI
RESPONSABILITA’
Nella tarda serata di ieri è stato siglato a Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura,
l’accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale per gli operai agricoli e
florovivaisti per il quadriennio 2022-2025. Il precedente contratto era scaduto il 31
dicembre 2021.
Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, sottolinea “il senso di
responsabilità che ha qualificato l’intera trattativa da parte della nostra
Organizzazione, nonostante le difficoltà che, a livello nazionale e internazionale,
stanno caratterizzando l’attuale fase economica”.
Soddisfazione è stata dunque espressa dal presidente dell’Organizzazione dei datori di
lavoro agricolo per la chiusura di un importante contratto, che interessa quasi 200.000
imprese e oltre 1 milione di lavoratori.
“Nonostante le gravi difficoltà in cui versano molte aziende agricole a causa
dell’aumento dei costi di produzione e delle difficoltà d’approvvigionamento delle
materie indispensabili all’attività produttiva, – commenta Giansanti – abbiamo voluto
dare un segnale concreto ai nostri collaboratori e dipendenti, consapevoli
dell’importanza che il fattore umano riveste per le aziende agricole italiane,
soprattutto in un momento come questo, in cui il contesto internazionale richiede uno
sforzo produttivo ulteriore, anche attraverso l’introduzione di elementi di
modernizzazione e innovazione tecnologica”.
L’aumento retributivo previsto è del 4,7% per il biennio 2022/2023, suddiviso in tre
tranche. Si tratta di un aumento che naturalmente richiede uno sforzo da parte dei
datori di lavoro agricolo, ma che è finalizzato a salvaguardare il potere d’acquisto dei
lavoratori e a dare certezza alle aziende nella programmazione della propria attività
nel medio periodo.
Tra le novità più significative si segnala l’introduzione di una maggiore flessibilità
nell’orario di lavoro ordinario, straordinario, festivo e notturno, oltre che per
l’agriturismo, anche per alcune altre importanti attività sempre più diffuse in
agricoltura e che richiedono particolari attenzioni in materia di orario, come la vendita
diretta, gli eventi e le attività promozionali, le fattorie didattiche e le fattorie sociali.
Non sono mancati segnali di attenzione anche nei confronti dei lavoratori che possono
trovarsi in situazioni particolari attraverso un ampliamento delle tutele previste dal
sistema di welfare contrattuale.
Con la chiusura del contratto, le Organizzazioni datoriali e sindacali hanno dato
ulteriore dimostrazione della loro capacità di definire in maniera autonoma, e senza
nessun intervento esterno, retribuzioni adeguate per i lavoratori del settore agricolo.
“Le imprese – conclude Giansanti – hanno fatto la loro parte, non senza importanti
sacrifici pur in un momento di difficoltà. Ora ci aspettiamo misure significative da
parte del Governo per il contenimento del costo degli oneri sociali e per favorire la
stabilizzazione occupazionale in agricoltura”.