
(AGENPARL) – lun 23 maggio 2022 Storia dell’ACA-Europe
Nel 1963, durante una conversazione tra il Consigliere di Stato belga Henri Buch e l’allora Presidente del Consiglio di Stato italiano Carlo Bozzi, nacque l’idea di organizzare un primo incontro tra i delegati dei Consigli di Stato di due Paesi europei, svoltosi poi a Bruxelles il 7, 8 e 9 dicembre del 1964.
Il Consiglio di Stato italiano si fece in seguito promotore di ulteriori incontri bilaterali con le Giurisdizioni Amministrative degli altri Paesi membri dell’allora “Mercato Comune Europeo” e, alla luce del riscontro positivo avuto, decise di organizzare un incontro tra tutte le Supreme Corti Amministrative e i Consigli di Stato dei sei Stati membri.
Questo incontro ebbe luogo a Roma il 4, 5 e 6 marzo 1968, ed è stato il primo dei 21 incontri che sono stati organizzati ogni due anni fino ad oggi.
Durante il 16° colloquio, che si tenne a Stoccolma dal 14 al 17 giugno 1998, fu infine deciso di istituzionalizzare questa prassi creando un’Associazione dei Consigli di Stato e delle Corti Supreme Amministrative degli Stati membri dell’Unione europea, ACA-Europe, il cui statuto venne adottato durante il 17° colloquio tenutosi a Vienna dall’8 al 10 maggio 2000.
Cos’è l’ACA-Europe
L’ACA-Europe è un’Associazione internazionale senza scopo di lucro, regolata dalla legge belga, che riunisce le Supreme Giurisdizioni Amministrative di 33 Stati europei.
Sono membri dell’Associazione la Corte di giustizia dell’Unione europea, i Consigli di Stato e le Corti Supreme europee esercenti funzione di Giurisdizione Amministrativa di ultima istanza e/o funzioni consultive.
Le giurisdizioni Supreme di Montenegro, Serbia e Turchia hanno uno status di osservatore, mentre quelle di Norvegia, Svizzera e Regno Unito sono invitate a partecipare alle attività dell’Associazione in qualità di ospiti.
Adesione della Corte Suprema d’Albania e della Macedonia del Nord come Stati osservatori
Alla luce dell’articolo 6 paragrafo 1 dello Statuto dell’ACA-Europe, possono essere ammessi come Stati osservatori le Giurisdizioni Amministrative e i Consigli di Stato di quegli Stati che abbiano avviato i negoziati per l’adesione all’Unione europea.
Il 24 marzo 2020, la Commissione europea ha aperto i negoziati di adesione con l’Albania e la Macedonia del Nord e, con comunicazione del 28 settembre 2020, la Corte Suprema dell’Albania ha chiesto di aderire all’ACA-Europe come Stato osservatore.
Con lettera del 28 settembre 2020, il Presidente dell’ACA-Europe, Franco Frattini, ha invitato il Presidente facente funzione della Corte suprema dell’Albania, Sakol Sadushi, al Seminario e all’Assemblea generale di Roma del 23 e 24 maggio 2022, nel corso della quale l’Albania dovrebbe diventare il 34° Paese membro dell’associazione, con status di osservatore.
Anche la Macedonia del Nord ha manifesto interesse a partecipare ai lavori dell’Associazione con status di osservatore, sebbene non abbia ancora presentato una formale richiesta di adesione all’ACA-Europe.
Struttura dell’ACA-Europe
L’Associazione è composta da un’Assemblea Generale, da un Presidente, da un Board e da un Segretariato Generale guidato da un Segretario Generale (al momento Mr. Geert DEBERSAQUES, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato belga).
L’Assemblea Generale è composta da tutti gli Stati membri, ad ognuno dei quali è assegnato un voto, e detiene il potere di attivare tutte le iniziative necessarie al raggiungimento degli scopi dell’Associazione (art. 9 dello Statuto). Gli Stati “osservatori” e “ospiti” partecipano all’Assemblea Generale esclusivamente con poteri consultivi (art. 9).
La Presidenza dell’organizzazione è assunta da uno dei membri per un periodo di due anni. Attualmente la Presidenza (2021-2023) è detenuta dal Consiglio di Stato italiano, subentrato alla Presidenza tedesca. Allo scadere del mandato italiano, la Presidenza sarà assunta dalla Corte Suprema finlandese per un anno e, a seguire, dalla Corte Suprema svedese.
L’Associazione è amministrata da un Board che ne garantisce il corretto funzionamento (art. 11 dello statuto). Questo risulta attualmente integrato da:
a)Presidente dell’ACA-Europe: Franco FRATTINI, Presidente del Consiglio di Stato italiano;
b)Vicepresidente dell’ACA-Europe: Kari KUUSINIEMI, Presidente della Suprema Corte Amministrativa finlandese;
c)Vicepresidente dell’ACA-Europe: Andreas KORBMACHER, Presidente facente funzione del Tribunale Amministrativo Federale tedesco e Presidente uscente dell’ACA-Europe;
d)Rappresentante della Corte di Giustizia dell’Unione europea: Thomas VON DANWITZ, Giudice presso la Corte di giustizia dell’Unione europea;
e)Segretario Generale dell’ACA-Europe: Geert DEBERSAQUES, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato belga;
f)Commissario: Jacek CHLEBNY, Presidente della Suprema Corte Amministrativa polacca;
g)Commissario: Erik KERSEVAN, Giudice della Corte Suprema slovena;
h)Revisore dei conti: Martine DE BOISDEFFRE, Presidente della Sezione Rapporti e Studi del Consiglio di Stato francese;
i)Membro invitato: Ivo PILVING, Presidente della Sezione di Diritto Amministrativo della Corte Suprema estone;
j)Membro invitato: Luigi CARBONE, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato italiano.
Il Segretariato Generale, infine, è responsabile della gestione quotidiana dell’Associazione (art. 14 dello statuto) ed opera sotto la direzione del Segretario Generale.
Obiettivi
L’ACA-Europe mira a promuovere scambi d’opinioni e di esperienze tra i suoi Membri, in particolare riguardo all’esercizio delle funzioni giudiziarie e consultive, nonché a fornire un continuo e qualificato aggiornamento in materia giuridica.
Più in dettaglio, l’Associazione persegue i seguenti obiettivi
a)Favorisce il funzionamento efficace ed efficiente della Giustizia amministrativa all’interno dell’Unione europea e promuove lo stato di diritto e i diritti fondamentali, rafforzando la cooperazione, lo scambio d’informazioni e le buone pratiche tra giurisdizioni Supreme nazionali (dialogo orizzontale);
b)Sostiene l’approfondimento delle principali tematiche giuridiche dibattute a livello europeo, dando particolare rilevanza all’interpretazione e l’applicazione del diritto dell’Unione europea;
c)Promuove e rende disponibili canali di comunicazione tra le diverse giurisdizioni e crea delle banche dati interne che favoriscano la conoscenza delle reciproche posizioni nell’applicazione e interpretazione del diritto dell’Unione europea;
d)Accrescere la cooperazione con altre reti e organizzazioni giudiziarie e con le Istituzioni europee;
Strumenti
I summenzionati obiettivi vengono perseguiti principalmente, ma non esclusivamente, tramite:
a)La promozione di studi e pubblicazione di riviste e collane giuridiche. In particolare, ogni anno l’Associazione promuove un’analisi trasversale al fine di raccogliere e analizzare i dati sull’attuazione del diritto dell’UE e ottenere un quadro comparativo dell’efficacia, efficienza, qualità e indipendenza della Giustizia amministrativa nell’UE;
b)L’organizzazione di colloqui, seminari e assemblee generali;
c)Lo svolgimento di attività formative, compresi periodi di scambio tra i giudici degli Stati membri per promuovere una cultura giuridica e giudiziaria comune, per migliorare e aumentare la fiducia reciproca e per condividere le migliori pratiche nell’attuazione del diritto dell’UE e nella gestione quotidiana del lavoro delle rispettive Istituzioni.
d)La facilitazione dello scambio di informazioni tra le giurisdizioni degli Stati membri, in particolare tramite l’utilizzo di una banca dati condivisa (denominata Jurifast) per la pubblicazione di ordinanze di rimessione alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, nonché delle relative decisioni e misure di attuazione. Tale scambio di informazioni avviene altresì tramite un forum (e-forum) che garantisce il costante confronto tra i giudici su particolari questioni giurisprudenziali incontrate nell’attuazione del diritto dell’UE o nella gestione e l’organizzazione delle Corti di appartenenza, e tramite una libreria telematica (e-library), che fornisce un’attenta disamina delle principali tematiche di rilievo eurounionale (gerarchia delle norme, regolamentazione economica, efficienza, qualità e indipendenza dei sistemi giudiziari degli Stati membri dell’UE).