
(AGENPARL) – gio 12 maggio 2022 per scaricare il video cliccare su:
https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/ca9731c0-d14b-11ec-a17e-7
36d736f6674
COMUNICATO STAMPA
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Milano – D.D.A, sta eseguendo un’ordinanza di applicazione di
misura cautelare nei confronti di 31 persone (21 in carcere, 3 agli arresti
domiciliari e 7 sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia
giudiziaria), prevalentemente italiane e gravemente indiziate di essere a
vario titolo partecipi, o comunque collegate, a un’associazione per
delinquere finalizzata al traffico internazionale e nazionale di ingenti
quantitativi di stupefacenti.
L’indagine, con forte connotazione transnazionale, si è avvalsa della
significativa e articolata cooperazione internazionale coordinata da
Eurojust e del coordinamento di polizia di Europol che hanno consentito,
rispettivamente, un forte raccordo con le autorità giudiziarie di Olanda,
Lituania e Spagna e l’acquisizione delle numerose chat criptate delle
piattaforme Encrochat e skyEcc, rilevate nell’ambito dell’attività di
indagine dall’autorità giudiziaria francese, titolare del dato informatico.
L’operazione condotta dai poliziotti della Sezione Antidroga della Squadra
Mobile è iniziata a settembre 2019 con l’individuazione di due ristoratori
milanesi sospettati di essere a capo di una cellula locale di trafficanti.
L’attività investigativa, attualmente nella fase delle indagini preliminari,
si è incentrata su un’organizzazione criminale strutturata in modo
verticistico, dotata di un apparato logistico composto da più box, dislocati
tra Milano e provincia, 8 autovetture con doppifondi artefatti e azionabili
elettronicamente oltre a dispositivi anti-spionaggio e telefoni criptati.
Il modus operandi dell’organizzazione prevedeva che gli appartenenti non
avessero incontri diretti e provvedessero a bonificare quotidianamente auto
e spazi in loro uso, oltre ad adoperare esclusivamente telefoni criptati che
utilizzavano per dialogare con nickname ispirati a personaggi di fantasia
come OBI-WAN KENOBI, NONNA MARIA, MILLY, PINOCCHIO o storici come NESTOR,
rivoluzionario anarchico ucraino.
Nel corso dell’attività investigativa i vertici dell’organizzazione
criminale hanno mostrato di avere solidi rapporti con trafficanti
sudamericani, attraverso referenti italiani stanziali, uno dei quali,
narcotrafficante di elevato spessore, è morto in Colombia a seguito di un
“investimento stradale”. Legami di rilievo sono emersi anche con criminali
di spessore di origine lituana, già coinvolti in un’altra attività
investigativa, e risultati in contatto con MILLY, uno dei due promotori
dell’organizzazione milanese. In quella vicenda, il trafficante italiano era
stato arrestato a margine di un summit con due narcotrafficanti lituani
poiché trovato in possesso di una pistola semi-automatica.
L’organizzazione criminale, che si ritiene sia stata in grado di rifornire
numerosi trafficanti lombardi, laziali, pugliesi e abruzzesi di ingenti
quantitativi di stupefacenti tra cocaina, ketamina e hashish, sul territorio
milanese approvvigionava anche spacciatori operanti nella movida cittadina e
nei party privati.
Al vertice dell’organizzazione criminale è stato individuato un italiano,
pregiudicato di quarantun anni, broker di stupefacenti, titolare di una nota
galleria d’arte ad Amsterdam ove di fatto dimorerebbe: in un’intervista
rilasciata ad una testata olandese, si definiva appassionato di arte di
strada e musica contemporanea. L’uomo, che nelle chat criptate utilizzava il
nickname BANKSY, celebre artista street art, intratteneva rapporti con vari
narcotrafficanti legati ad associazioni di tipo mafioso, di elevata caratura
criminale tra i quali il noto broker Raffaele Imperiale e il latitante
Vincenzo Amato. Proprio con Raffaele Imperiale è emersa una particolare
connivenza tanto da aver contribuito, per diverso tempo, a garantire la sua
latitanza: dall’attività investigativa, infatti, è emerso come BANKSY, il
trafficante, lo abbia addirittura scortato nella fuga da Kiev a Dubai.
Proprio con Amato il broker avrebbe organizzato e finalizzato
un’importazione di 617 chili di hashish dalla Spagna verso l’Italia ad
agosto 2020, lo stesso mese in cui è stato arrestato un sodale con circa 70
kg di hashish e 30 kg di ketamina in polvere, risultato, quest’ultimo, il
più grande carico sequestrato in Italia.
Nell’importazione dello stupefacente in territorio lombardo un ruolo attivo
è stato svolto da due appartenenti al gruppo degli Hells Angels, che
avevano, nella circostanza, svolto funzione di staffetta al carico di droga.
Secondo quanto emerso delle indagini, il broker, contando sull’appoggio di
una vasta rete operante sulle rotte di Europa, Sud America e Turchia,
sarebbe stato in grado di movimentare in Italia ingenti quantitativi di
cocaina, ketamina e hashish attraverso autotrasportatori e ditte conniventi,
utilizzando autovetture estere e corrieri sempre diversi tra loro.
Le indagini hanno avuto il supporto, sempre nell’ambito della cooperazione
di polizia, del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale
Anticrimine, della Direzione Centrale Servizi Antidroga e del Servizio per
la Cooperazione Internazionale di Polizia – Divisione Interpol e
Divisione SI.RE.NE. per la localizzazione degli indagati all’estero e per il
raccordo investigativo a livello nazionale.
Grazie alle attività di cooperazione sono state eseguite attività di polizia
giudiziaria oltre che in Spagna anche in Olanda, ove dimorano alcuni
indagati. Ad Amsterdam, inoltre, sono stati perquisiti alcuni luoghi nella
disponibilità del broker tra cui una galleria d’arte denominata “ART3035
Gallery”, sottoposta a sequestro su provvedimento dell’autorità giudiziaria
italiana, mentre in Italia, all’esito delle numerose perquisizioni sono
state poste sotto sequestro due aziende di logistica e trasporti ubicate a
Pero (MI) e a Como.
L’attività investigativa, iniziata a settembre 2019 e conclusasi oggi con
l’esecuzione delle misure cautelari nei confronti di 31 persone, aveva già
portato all’arresto in flagranza di 24 persone, all’esecuzione di altre 14
ordinanze di custodia cautelare e al sequestro di 36 kg di cocaina, 87 kg di
hashish, 9 kg di marijuana, 32 kg di ketamina e 244mila euro circa in
contanti.
Milano 12 maggio 2022