
(AGENPARL) – dom 08 maggio 2022 8 maggio – La Pace non è la resa. La diplomazia non si fa con la paura. Cecenia, Georgia, Crimea dovrebbero aver insegnato qualche cosa.
Invece continua una sfilza di istruzioni dal divano o da qualche salotto televisivo su quale pezzo del loro territorio gli ucraini dovrebbero cedere a Putin o su come dovrebbero sparare – ma piano – rispondendo a chi li bombarda.
Finto pacifismo che vorrebbe imporre a chi subisce l’aggressione di abbassare i toni e pure le pretese.
Poi ci sono i filo Putin, ma lì non serve dire nulla, i dittatori hanno avuto sempre i loro fans, li hanno anche in Italia.
Purtroppo non si può aiutare il popolo ucraino senza mandare anche le armi di cui hanno bisogno per difendersi, non si può mettere le sanzioni senza pagarne un prezzo anche economico.
La guerra non l’abbiamo voluta noi. Nemmeno gli Ucraini, che il loro confine non lo hanno mai violato.
Cerchiamo tutte le vie che la diplomazia mette a disposizione per salvare le vite umane e per finire di combattere. Ma diffidate da tutti quelli che dicono in modo più o meno palese, che tutto sommato basta che Zelensky si arrenda.