
(AGENPARL) – ven 06 maggio 2022 23/2022
06/05/2022
BIODIVERSITA’: CREA SCOPRE NUOVA SPECIE DI
LEPIDOTTERO
NELLE FORESTE UMIDE DELL’ITALIA MERIDIONALE
Pur rappresentando solo lo 0.2% della superficie delle terre emerse, l’Italia è
uno dei paesi al mondo più ricchi di biodiversità, sia vegetale che animale, un
patrimonio fortemente diversificato per l’eterogeneità del territorio e che
continua ad arricchirsi nel tempo, come testimonia la scoperta appena
effettuata dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Foreste e Legno, che ha
rinvenuto in Calabria e Basilicata una nuova specie di lepidottero, appartenente
alla famiglia Noctuidae, insomma una sorta di farfalla notturna.
Phragmatiphila parenzani, questo il nome attribuito alla nuova specie –
dedicata al prof. Paolo Parenzan, fra i massimi esperti italiani – si distingue
dalla analoga Phragmatiphila nexa presente a nord del Po per il disegno sulle
ali, la morfologia degli apparati genitali e per la sequenza del DNA
mitocondriale utilizzata in tassonomia (DNA barcoding). Diversamente dall’altra
legata principalmente ad ambienti aperti, la nuova specie frequenta
esclusivamente foreste umide di diversa tipologia e a diversa quota come
castagneti, abetine, ontanete, alimentandosi di graminacee tipiche di ambienti
umidi.
«Si tratta di una falena, cioè un lepidottero dall’attività notturna. Questa specie
è stata appena scoperta, ma le sue popolazioni potrebbero essere già
minacciate. Gli scenari climatici disponibili, infatti, prevedono un’accentuata
riduzione delle precipitazioni in ambiente mediterraneo, che può incidere
negativamente sulle foreste umide, il suo habitat.» – ha spiegato Stefano
Scalercio ricercatore del CREA Foreste e Legno, autore della scoperta insieme
a Axel Hausmann dello Zoologische Staatssamlung di Monaco di Baviera – «La
specie sorella, presente nel resto d’Europa, è protetta in alcuni paesi dalla
legislazione nazionale e non possiamo escludere che possa essere meritevole
di protezione anche la “nostra” specie. Questo però potremo dirlo solo a valle
di ricerche mirate alla quantificazione delle sue popolazioni e alla loro
variazione negli anni».
Il CREA, Foreste e Legno – sede di Rende (CS) – da oltre un decennio è
impegnato nell’indagine della biodiversità presente nelle foreste dell’Italia
meridionale, sottolineandone la grande diversità biologica: «Aumentare la
conoscenza sulla biodiversità ospitata dagli ecosistemi forestali del meridione
d’Italia ci permetterà di ottimizzarne la gestione, contemperando le esigenze
delle aziende boschive con quelle di conservazione, anche nella prospettiva di
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