
(AGENPARL) – ven 29 aprile 2022 SILVIA COLOMBINI
“IL BUIO E LA LUCE”
Voce, Silvia Colombini
Pianoforte, Asako Watanabe
Studio-Museo Francesco Messina
Martedì 3 maggio ore 18
Ingresso libero
Può il canto lirico, con la sua tradizione centenaria dare voce all’arte contemporanea?
In occasione dell’inaugurazione della mostra di Stefano Soddu “Geometrie del ferro” di martedì 3 maggio dalle 16 alle 20 all’interno della chiesa sconsacrata di San Sisto nell’omonima via a Milano, oggi sede del Civico Museo-Studio Francesco Messina, alle ore 18 la Soprano d’Arti Silvia Colombini, accompagnata al pianoforte da Asako Watanabe, presenta la performance “Il Buio e la Luce”.
Nata a Roma nel 1972, dopo una lunga carriera come Soprano sui principali palcoscenici internazionali, Silvia Colombini ha rivoluzionato la figura della cantante lirica classica accostando l’arte del canto all’arte figurativa per giustapposizione.
“Giustapporre non significa avere la presunzione di fornire la giusta lettura dell’opera d’arte” – precisa Silvia Colombini – “Dipinti e sculture comunicano emozioni silenti. Quando il soprano d’arti canta per opere materiche, come una scultura o un quadro, genera di fatto una nuova ‘opera aperta’ fatta di suono e visione. Sarà poi il pubblico, con la sua sensibilità e cultura, a ‘chiudere’ questa nuova opera, viverla e interpretarla”.
Capace di cantare in ben 11 lingue differenti, dal cinese al tedesco, dal greco antico al giapponese, come “Soprano d’Arti” Silvia Colombini crea testi autorali ed esegue un repertorio musicale che spazia dai lieder, all’opera, al cross-over.
Per la mostra di Stefano Soddu presenterà una performance che appartiene al genere “Bozzetto d’arti”, un nuovo format di teatro/musica ideato dalla stessa artista per permetterle di spaziare dal canto alla recitazione e osare giustapposizioni coraggiose.
La performance “Il Buio e la Luce” più che la visione musicale attraverso cui Colombini “canta” le opere in mostra è il binario sul quale l’artista declina il ferro e le polveri di Soddu: una parafrasi per esprimere parole dai significati vastissimi come anima, vita, spiritualità, passione, speranza, che fanno parte della poetica di Stefano Soddu
Il programma musicale, della durata di circa 20 minuti, prevede arie d’opera in italiano, ceco e giapponese, oltre a due tra i lieder più belli di sempre: “Morgen!” di Richard Strauss su testo di John Henry Mackay e, giustapposta all’opera di Soddu Ruote, il lied di Franz Schubert su testo di Goethe “Gretchen am Spinnrade”, l’affannato canto di Margherita all’arcolaio turbata dall’amore per Faust.
La mostra “Geometrie del ferro”, a cura di Maria Fratelli e che rimarrà aperta al pubblico sino al 12 giugno, è un’antologica dal grande afflato poetico che presenta ventiquattro sculture in ferro, alcune delle quali di grandi dimensioni, tutte realizzate tra il 2000 e il 2020.
“Geometrie del ferro” è un omaggio alla leggerezza poetica del ferro, con sculture dalla presenza volumetrica imponente ma mai invasiva: la narrazione di un materiale potente, eppure ugualmente capace di un valore lirico avvolgente e di mescolarsi con lo spazio circostante in tutta delicatezza.
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Silvia Colombini si è esibita come soprano sui principali palcoscenici internazionali, ha cantato per Carlo Azeglio Ciampi e Sergio Mattarella, per Papa Francesco e Papa Giovanni Paolo II.
Ha rivoluzionato la figura della cantante lirica classica guadagnandosi l’appellativo di Soprano d’Arti grazie ai format inediti delle sue performance in cui giustappone al canto altre forme d’arte, canta in 11 lingue, recita ed esegue un repertorio dalla lirica al crossover.
Ha collaborato con direttori e registi quali: Zubin Mehta, Fabio Luisi, Zoltán Peskó, Milan Horvat, Mario Martone, Luca Ronconi, Filippo Crivelli, Willy Decker, Davide Livermore.
Ha inciso per DECCA e si è esibita di fronte a grandi platee come per esempio nell’opera Elisir d’amore, per l’Opera di Tel Aviv nel 2007, davanti a oltre 35 mila spettatori.
Collaborando con la diplomazia internazionale, è considerata una “ambasciatrice” della musica italiana nel mondo con concerti in Africa, India, Giappone e Cina.
Fulcro centrale della sua poetica artistica è il tema della Dignità Umana: ricordiamo il concerto ufficiale per Luciano Pavarotti in Piazza Grande a Modena per UNHCR nel 2016 a sostegno dei rifugiati e i molti eventi contro la violenza sulle donne.
Coordinatrice artistica della prima edizione del concorso di lirica mondiale VINCERÓ, advisor per le arti musicali per Contemporary Urban e consulente musicale per Armonie d’Arte Festival.
È testimonial dei bambini farfalla, affetti da Epidermolisi Bollosa.
È infine ideatrice del metodo innovativo di canto ARSinging, insegnato a livello internazionale dal 2000.
