
(AGENPARL) – lun 25 aprile 2022 25 aprile – Il 25 aprile è la festa della Liberazione, della Resistenza, dell’Italia libera e democratica.
E l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e della complice Bielorussia rende tutto più attuale, tutto meno legato alla storia e più vivo nel presente.
Per questo vedere contestare nelle iniziative di oggi la Brigata Ebraica con la sua nobile storia, i nostri militanti e quelli di più Europa a Reggio Emilia o quelli del pd a milano colpisce profondamente e richiama ognuno a più responsabilità.
Vediamo ogni sera alcuni professori – più nel titolo che nella funzione – che spesso pagati dalla Tv, anche pubblica, dicono impunemente di tutto senza nessuna argomentazione coerente. Ieri uno di questi, che probabilmente ha capito che più sciocchezze dice più aumenta il suo cachet, ha paragonato Draghi a Lukaschenko. Dovrebbe vergognarsi solo pensando alle vittime di quel dittatore. Ma non lo fa. Come non si vergogna quel politico che usa la Z impunemente e provocatoriamente. Sono gli stessi che ci spiegavano che i vaccini sono il problema o che eravamo in una dittatura sanitaria per il greenpass.
Non basta difendersi dicendo che in democrazia ognuno dice quello che vuole: la democrazia esige responsabilità e ancora più responsabilità alla classe dirigente di un Paese. Quando si travisa la realtà, quando si induce altri, più o meno in buona fede, a rovesciare o rinnegare la storia, a dimenticare che senza gli americani non ci sarebbe stato un 25 aprile, senza la NATO forse i russi non si fermavano a Praga e Budapest, che la Brigata Ebraica è il simbolo dell’orgoglio di una comunità sterminata dai nazifascisti, quando si mette sullo stesso piano aggrediti e aggressori allora significa che si è dato troppo fiato a arroganti, ignoranti e cattivi maestri.
Lo scrive sui social il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato