
(AGENPARL) – lun 25 aprile 2022 25 APRILE: GIACOMONI (FI), RICORDO VA A DISCORSO DI BERLUSCONI A ONNA
“Oggi più che mai non dobbiamo dare per scontata la libertà. La guerra in corso in Ucraina è la dolorosa prova che la perdita dei diritti umani primari è una triste realtà. Pensavamo che le immagini che quotidianamente ci giungono dall’Est Europa fossero il passato. Un passato di lutti e sofferenze conosciuto in bianco e nero, che oggi, invece, viviamo a colori ed in alta definizione. Se il dramma della guerra pervade il nostro oggi è anche colpa dell’assenza di veri leader che incarnano i valori assoluti della pace e delle libertà, capaci di guardare oltre i confini delle proprie nazioni. L’ultimo vero uomo di Stato che ha saputo interpretare il presente e leggere il futuro è stato Silvio Berlusconi. Lo statista di Pratica di Mare, l’uomo di Onna”. Così il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, membro del Coordinamento di presidenza del partito azzurro. “E oggi 25 aprile – prosegue – il mio pensiero va proprio al discorso tenuto ad Onna dal presidente Berlusconi nel 2009. Io ero al suo fianco, in quanto suo stretto collaboratore, e ricordo in maniera vivida l’impegno, la dedizione, l’attenzione del Presidente nello scrivere quel discorso, la ricerca delle singole parole e delle espressioni da utilizzare per esprimere gratitudine ed ammirazione verso chi aveva combattuto per la libertà e al tempo stesso il suo desiderio di unire il Paese, in un momento di dolore e di difficoltà che, dopo il terremoto dell’Aquila, aveva in Onna il suo simbolo”. “Ricordo il silenzio surreale del momento in cui il Presidente intervenne – prosegue Giacomoni -, ricordo le macerie, il dolore nel volto dei tanti abruzzesi presenti, ricordo l’emozione nel vedere i partigiani novantenni, che, alla fine del suo discorso, lo abbracciarono legandogli al collo il fazzoletto tricolore. Ricordo il lavoro incessante di tanti per dare prima dell’inverno una casa sicura a tutti, e la gratitudine e l’affetto della gente abruzzese verso il Presidente Berlusconi. ‘Noi tutti – disse Berlusconi qul giorno – abbiamo una grande responsabilità, quella di mettere da parte ogni polemica, di guardare all’interesse della nazione, di tutelare il grande patrimonio di libertà che abbiamo ereditato dai nostri padri. Abbiamo, tutti insieme, la responsabilità e il dovere di costruire per tutti un futuro di prosperità, di sicurezza, di pace, e di libertà. Viva l’Italia! Viva la Repubblica! Viva il 25 aprile, la festa di tutti gli italiani, che amano la libertà e vogliono restare liberi! Viva il 25 aprile la festa della riconquistata libertà'”. ” In queste poche righe c’è tutto il senso del 25 aprile, ossia del 77º anniversario della riconquista della libertà. Il 25 aprile del 1945, dopo 5 anni di guerra, il popolo italiano con una straordinaria prova di unità e coesione riportò il nostro Paese sui binari della pace, della democrazia e della libertà. La speranza è che oggi il 25 aprile, con il cessate il fuoco, possa diventare anche per l’Ucraina il giorno della festa della libertà”, conclude l’esponente azzurro.
????Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia -Berlusconi Presidente
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