
(AGENPARL) – mer 20 aprile 2022 (agenzia umbria notizie)
Cult 09
pnrr; pubblicato oggi il bando per la protezione e la
valorizzazione di architettura e paesaggio rurale dell’umbria:
oltre 11,4 mln per interventi su immobili di proprietà privata
dichiarati di interesse culturale o costruiti da più di 70 anni
(aun) – perugia, 20 apr. 022 – È stato pubblicato oggi, mercoledì
20 aprile, sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria
(Supplemento ordinario n.4, Bur Serie Generale n.18) e sul portale
istituzionale http://www.regione.umbria.it il bando regionale per la
protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio
rurale, nell’ambito del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e
resilienza.
Con oltre 11,4 milioni di euro, assegnati alla Regione Umbria
dal Ministero della Cultura, verranno sostenuti progetti di
restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e
paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati e del terzo
settore, o a vario titolo da questi detenuti, per garantire che
tale patrimonio sia preservato e messo a disposizione del
pubblico. Ammissibili anche progetti che intervengano su beni del
patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà
pubblica, dei quali i soggetti privati e del terzo settore abbiano
la piena disponibilità, con titoli di godimento di durata pari
almeno a 5 anni successivi alla conclusione dell’intervento,
mantenendo i vincoli di destinazione per analoga durata.
Potranno essere finanziati almeno 76 interventi su edifici
storici rurali, provvisti della dichiarazione di interesse
culturale oppure costruiti da più di 70 anni e censiti o
classificati dagli strumenti regionali e comunali di
pianificazione territoriale e urbanistica.
Per l’Assessorato alla Cultura, è una opportunità importante da
cogliere per preservare i paesaggi rurali e storici attraverso il
recupero e la conservazione di un grande patrimonio culturale
della regione, quale elemento identitario dell’Umbria e ulteriore
motore di rilancio e sviluppo del turismo, dando valore alle
tradizioni e alla cultura locale. Una fonte importante di
finanziamento per migliorare la qualità paesaggistica del
territorio e restituire alla collettività, e in molti casi all’uso
pubblico, un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile
al pubblico. Il recupero, si rileva, favorirà sia le attività
legate al mondo agricolo sia la creazione di servizi a beneficio
della fruizione culturale e turistica, come i piccoli musei locali
legati al mondo rurale che svolgono un ruolo importante nelle
comunità locali promuovendo la conoscenza e la memoria.
Potranno essere finanziati interventi di risanamento
conservativo e recupero funzionale di elementi tipici
dell’architettura e del paesaggio rurale, allestimento di spazi da
destinare a piccoli servizi sociali, ambientali e turistici su:
a) edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o
destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua
o a vento, frantoi, cantine case torre colombaie, ville e grandi
residenze di campagna), che abbiano o abbiano avuto un rapporto
diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e
che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto
tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-
costruttive e nei materiali tradizionali impiegati;
b) strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il
legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili,
ricoveri, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi
di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane,
abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili);
c) elementi della cultura, religiosità, tradizione locale:
manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle
comunità rurali (cappelle, edicole votive, abbazie, pievi, ecc.),
dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità
rurali.
Le risorse, a fondo perduto, vengono assegnate fino all’80%
delle spese ammissibili, nei limiti massimi di 150mila euro per
soggetto ammissibile; fino al 100% delle spese ammissibili, nei
limiti massimi di 150mila euro per soggetto ammissibile, se il
bene è dichiarato di interesse culturale.
Possono presentare domanda persone fisiche e soggetti
privati profit e non profit. Le domande di ammissione andranno
presentate a partire dalle ore 12 di martedì 26 aprile 2022,
esclusivamente tramite l’applicativo predisposto da Cassa Depositi
e Prestiti, accessibile dal canale Bandi della Regione Umbria.
La procedura di selezione degli interventi da ammettere ai
finanziamenti è una procedura a sportello con valutazione, nella
quale l’ordine temporale di arrivo delle domande guiderà sia
l’istruttoria della domanda che la valutazione di merito da parte
della Commissione.
Le domande potranno essere inviate fino alle 16.59 del 23 maggio
2022; saranno istruite e valutate fino a concorrenza delle risorse
finanziarie disponibili.
Sb/nnn