
(AGENPARL) – mar 12 aprile 2022 Segreteria Frosinone
Il Sindacato chiede il rispetto delle regole,
l’amministrazione infastidita ti trasferisce in altro ufficio!
Tutto ha inizia quando un nostro Segretario Provinciale in servizio presso la Questura di
Frosinone – Squadra Mobile, comincia a lamentarsi di alcune situazioni all’interno del
suo ufficio, segnalando tale anomalie al massimo esponente della Questura, il quale con
molta diplomazia non risponde o meglio, evita di rispondere per non risolvere il
problema. A seguito di ciò, il Segretario Generale della nostra Organizzazione Sindacale,
Scala Norberto, pur di evitare un duro conflitto con l’Amministrazione, cerca invano di
suggerire al capo della Questura, soluzioni che in qualche modo avrebbero potuto
conciliare un misurato equilibrio tra l’Amministrazione e il sindacato. Ma si sa che “il
peggior sordo è quello che non vuol sentire” come sancito dalla antica saggezza
popolare e che trova ancora oggi ottimi riscontri La Questura, convinta di aver ragione,
approfittando di una piccola mancanza attribuita al nostro dirigente sindacale,
nonostante il nostro parere che non riscontrava violazioni di sorta da parte del nostro
dirigente sindacale, pensa bene di notificare l’apertura di un procedimento disciplinare a
carico di quest’ultimo con la conseguente erogazione della “sanzione della
deplorazione”. Subito dopo, l’Amministrazione, non soddisfatta di quanto già
esageratamente fatto con il procedimento disciplinare, con nota Cat.B1.a.3/2016 del 28
ottobre u.s., disponeva con effetto immediato il trasferimento dell’Ispettore Capo
(Dirigente Sindacale di Polizia) dalla Squadra Mobile, all’Ufficio Personale- Poligono di
Tiro. A seguito di ciò, il nostro Segretario Generale Norberto Scala, con nota scritta,
chiedeva al Questore di Frosinone firmatario del provvedimento, la revoca immediata del
trasferimento in argomento in quanto in contrasto con quanto previsto dalla vigente
normativa che prevede: “…il trasferimento dall’unità produttiva dei dirigenti delle
rappresentanze sindacali aziendali … può essere disposto solo previo nulla osta delle
associazioni sindacali di appartenenza”; oltre a dichiarare che detto trasferimento, era
chiaramente illegittimo e cosi facendo oltre a provocare un grave danno
all’Organizzazione Sindacale soprattutto all’interessato. Dopo qualche giorno,
l’Amministrazione nella persona del Questore di Frosinone rispondeva testualmente: “…
Alla luce di quanto sopra esposto, spiace pertanto doverle comunicare che non risulta
possibile accogliere favorevolmente la richiesta di revoca al trasferimento del
dipendente nominato in oggetto”. Purtroppo a seguito dei gravi fatti verificatosi, il
sindacato di Polizia, al fine di tutelare il grave atto messo in campo da parte della
presentava presso il Tribunale Amministrativo Regionale- TAR LAZIO- Sez. di Latina,
ricorso avverso al provvedimento della Questura di Frosinone. Nella successiva data del
nostro Dirigente Sindacale così motivando: “… considerato che il ricorso non appare
manifestamente infondato, posto che l’art. 36 del dpr 164/2002 richiede per il
trasferimento dei dirigenti sindacali nell’ambito della stessa ufficio il nulla osta delle
organizzazione sindacale, disponendo l’immediata revoca del trasferimento oltre
all’annullamento di tutti gli atti connessi, presupposti e consequenziali ivi compresa la
Segreteria Provinciale: Via vado del Tufo 67/A- FROSINONE
Nonostante tale inequivocabile sentenza del TAR del Lazio –sez. di Latina, il Ministero
dell’Interno, Dipartimento della Polizia di Stato, propone appello ancora una volta nei
confronti del nostro Dirigente Sindacale al Consiglio di Stato in sede Giurisdizionale
(Sezione Quarta), ed ancora una volta, con sentenza del 2644/2017 del 18 maggio 2017
il Consiglio di Stato della Sezione Quarta dispone il rigetto presentato dal Ministero
contro il l’appartenente all’organizzazione sindacale.
Dichiarazione del Segretario Generale USIP Norberto Scala, unico sindacato di
riferimento alla UIL CONFEDERALE.:
“…nonostante quattro sentenze a favore del sindacato di Polizia che mi onoro di
rappresentare, il Ministero dell’Interno – Questura di Frosinone, ha ritenuto
impugnare ancora una volta la sentenza di sospensiva del Consiglio di Stato
(dopo le due sentenze del TAR del LAZIO a favore del sindacato di Polizia e di
quella di sospensiva del Consiglio di Stato). Il giorno 22 marzo 2022,
nell’udienza discussa nel merito, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(sezione Seconda) definitivamente pronunciando sull’appello presentato da
parte del Ministero dell’Interno – Questura di Frosinone, respingendo il ricorso
appellato. Ancora una volta devo dare ragione ad una delle tante dichiarazioni
fatte dal nostro ex Capo della Polizia, Dr. Franco Gabrielli, in una delle sue
interviste. In modo simpatico ma nel contempo preoccupato, il dr. Gabrielli
riferisce come, dalle valutazioni, emerga che alcuni funzionari di Polizia siano
tutti “scienziati”. Specifica che dai questori riceve tutti rapporti informativi che
definiscono situazioni di perfetta efficienza organizzativa che si riflette nei
servizi puntuali ed efficaci in favore dei cittadini. Concreto e realistico l’ex Capo
della Polizia, quando afferma, senza peli sulla lingua, che in realtà mancano gli
strumenti per una verifica della reale valutazione dell’efficienza di un apparato
tanto complesso quale senza dubbio è la Polizia di Stato. Coraggioso e
perspicace quando afferma, tra l’altro, che tra i parametri di cui tenere conto
per una corretta valutazione dei dirigenti, ci deve essere il rapporto con le forze
sindacali.
Conclude SCALA: Auspico, che il nostro stimatissimo Sig. Capo della Polizia,
Lamberto Giannini intervenga al fine di ripristinare la serenità dei Poliziotti di
questo territorio, che ogni giorno, nonostante tutto, riescono sempre ad
assicurare il loro prezioso servizio, restituendo nello stesso tempo, tranquillità
ai nostri cittadini.
Il Segretario Generale
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