
(AGENPARL) – gio 07 aprile 2022 FondItalia al BTM Puglia: “La formazione è la chiave per riavviare il settore turismo”
Circa 8 mila operatori del turismo hanno sviluppato progetti formativi. Sangue: “nel biennio del Covid abbiamo registrato una crescita pari al 40% delle adesioni del settore turismo”.
Il mondo del turismo riparte dal BTM, Business Tourism Management di Taranto tra analisi delle criticità, dovute al biennio segnato dal Covid, e nuovi scenari di ripresa. La formazione è la “chiave” per riavviare il settore e per fornire agli operatori le conoscenze e gli strumenti per potersi orientare in un mondo complesso ma ricco di opportunità.
E’ quanto emerge dai dati di FondItalia,Fondo Paritetico lnterprofessionale Nazionale per la Formazione Continua, che ha partecipato alla fiera puglieseaffrontando alcune tematiche nevralgiche del rapporto fra turismo e formazione.
Su oltre 13.000 aziende del settore turismo, aderenti a FondItalia, sono 1.417, divise fra hospitality (200) e attività dei servizi di ristorazione (1.217), le impreseche hanno avuto accesso alla formazione finanziata dal Fondo per un totale di circa 8.000 lavoratori. La Puglia guida la classificacon 288 aziende del turismo formate,circa il 20% del totale nazionale,con 1582 lavoratori.
“Nel 2020-2021 in controtendenza abbiamo registrato una crescita pari al 40% delle adesioni del settore turismo grazie soprattutto all’azione svolta con le parti sociali e alla sensibilità dei consulenti del lavoro – ha spiegato il vicepresidente di FondItalia Egidio Sangue intervenendo alla tavola rotonda del 6 aprile dal titolo FederTerziario Turismo: vocazione e accelerazione – Nonostante le chiusure e le criticità dovute allo scoppio della pandemia le imprese hanno reagito approfittando di questo biennio così complesso per formarsi”.
Sono state circa 700mila le ore di formazione finanziata, di cui il 60% a distanza, con particolare attenzione alle tematiche relative alla “gestione aziendale” e allo “sviluppo delle abilità personali”, senza dimenticare i capitoli legati alla “salvaguardia ambientale” e alle “lingue straniere”, due elementi che contraddistinguono lo sforzo impresso verso una prospettiva sempre più ampia e concorrenziale.
“Abbiamo registrato una grande resilienza e reattività da parte delle imprese del comparto – ha aggiunto Sangue – che hanno compreso la necessità di creare professionisti in grado di accogliere le esigenze della clientela e di confrontarsi con le sfide del mercato”.
Gli strumenti ci sono: come il Fondo Nuove Competenze, che sarà rifinanziato e il GOL, con 800 milioni di euro destinati alle regioni.
“Il turismo deve fare filiera con il territorio, con i beni culturali, con la logistica – ha concluso Sangue – ed è necessario che pubblico e privato facciano sinergia sulle risorse per offrire ad un mondo così reattivo e importante, ma fragile, strumenti integrati e di facile accesso. Altrimenti perderemo un’altra scommessa in quanto le risorse al momento sono gestite in modo non organico”.
Le imprese aderenti a FondItalia hanno la possibilità di accedere ad una programmazione a 24 mesi per utilizzare i periodi più proficui per formare i dipendenti. Flessibilità, dunque, ma soprattutto integrazione e sinergia.