
(AGENPARL) – gio 07 aprile 2022 [Accedi alla pagina](https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room)
Servizio stampa
Parlamento europeo
Disponibile in
Comunicato stampa
07-04-2022
TornataIMCO
• Il 77% dei cittadini europei preferirebbe riparare un dispositivo piuttosto che comprarne uno nuovo
• I consumatori devono poter scegliere prodotti più durevoli e facilmente riparabili
• Definire l’obsolescenza una pratica commerciale sleale
• Una proposta legislativa sul diritto alla riparazione è un’iniziativa UE chiave per il 2022
Il nuovo “diritto alla riparazione” dovrebbe includere prodotti di lunga durata che possono essere riparati, una migliore etichettatura e l’estensione della garanzia.
Giovedì, il Parlamento ha adottato le proprie richieste in merito alla proposta della Commissione sul “diritto alla riparazione” dei consumatori, prevista per la fine del 2022.
Secondo i deputati, un diritto alla riparazione efficace dovrebbe coprire il ciclo di vita dei prodotti, tra cui la progettazione, i principi etici fondamentali della produzione, l’armonizzazione dei protocolli di valutazione e l’informazione ai consumatori, compresa l’etichettatura sulla riparabilità. Dovrebbe inoltre promuoverebbe un utilizzo delle risorse più efficiente e sostenibile, la riduzione dei rifiuti e un più ampio utilizzo e riutilizzo dei prodotti.
Il testo non legislativo è stato approvato con 509 favorevoli, 3 contrari, 13 astensioni.
Prodotti durevoli e riparabili
I deputati chiedono che i prodotti siano progettati per durare più a lungo, per essere riparati in modo sicuro e che i loro componenti siano facilmente rimovibili. In aggiunta, i deputati sostengono che un diritto alla riparazione adeguato darebbe all’industria e ai consumatori l’accesso gratuito alle informazioni riguardanti la riparazione e la manutenzione.
Per quanto riguarda i dispositivi digitali, gli aggiornamenti delle applicazioni dovrebbero essere reversibili e non comportare una diminuzione delle prestazioni, ad esempio negli smartphone. Inoltre, gli aggiornamenti dovrebbero essere resi disponibili per un periodo di tempo minimo e i consumatori dovrebbero essere pienamente informati, al momento dell’acquisto, su tale disponibilità.
Le pratiche che limitano indebitamente il diritto alla riparazione o che portano all’obsolescenza potrebbero essere considerate “pratiche commerciali sleali” e vietate dal diritto UE.
Cosa includere in una futura legge sul diritto alla riparazione
Tra le richieste dei deputati figurano anche:
– incentivi ai consumatori per riparare un prodotto piuttosto che sostituirlo, come l’estensione delle garanzie o la fornitura di un dispositivo sostitutivo per la durata della riparazione;
– regole armonizzate sulle informazioni ai consumatori, compresi “punteggi di riparazione”, durata di vita stimata, pezzi di ricambio, servizi di riparazione e disponibilità di aggiornamenti software;
– strumenti di etichettatura intelligente come i codici QR;
– un meccanismo di responsabilità congiunta tra produttore e venditore in caso di non conformità dei prodotti;
– requisiti di durabilità e riparazione inclusi in una futura direttiva sulla progettazione ecocompatibile.
Contesto
I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche rappresentano il flusso di rifiuti che cresce con maggiore rapidità a livello mondiale, con oltre 53 milioni di tonnellate smaltite nel 2019.
Per ulteriori informazioni
[Il testo approvato sarà disponibile qui (cliccare su 07/04/2022)](https://www.europarl.europa.eu/plenary/it/texts-adopted.html)
[Procedura (EN/FR)](https://oeil.secure.europarl.europa.eu/oeil/popups/ficheprocedure.do?reference=2022/2515(RSP)&l=it)
[Approfondimento del servizio di ricerca del PE – Diritto alla riparazione (EN)](https://www.europarl.europa.eu/thinktank/en/document/EPRS_BRI(2022)698869)
[Centro multimediale del PE – Economia circolare](https://multimedia.europarl.europa.eu/en/package/circular-economy_17610)
Federico DE GIROLAMO
Addetto stampa PE