
(AGENPARL) – mar 05 aprile 2022 PDL SAMAN: VERSACE (FI), BENE OK CAMERA, ORA PIU’ RISORSE PER PROTEGGERE LE VITTIME
“È certamente un segno che va nella direzione giusta il voto con cui oggi, alla Camera, abbiamo inserito il reato di matrimonio forzato, già introdotto nel 2019 con il cosiddetto ‘Codice Rosso’, nell’elenco dei reati per cui si tutelano ulteriormente le vittime, attraverso il rilascio di un permesso di soggiorno. Salgono così a tre le fattispecie che garantiscono tale beneficio:
il primo passo è stato compiuto nel 2003, grazie all’iniziativa dell’allora ministro per le Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo, nel governo Berlusconi, con l’estensione dei permessi di soggiorno alle vittime di tratta e sfruttamento; più di recente, si è estesa la medesima misura anche alle vittime di violenza domestica e oggi, come ha ricordato il collega Carlo Sarro nella sua dichiarazione di voto, con questa ulteriore modifica rendiamo ancora più completa una legge per la quale in questi vent’anni Forza Italia ha dato un fondamentale contributo.”
Lo dichiara a margine del voto nell’aula di Montecitorio, la deputata Giusy Versace, responsabile dei Dipartimenti Sport, Pari Opportunità e Disabilità del movimento azzurro.
“La violenta pratica dei matrimoni combinati o forzati, pur essendo ormai estranea alla nostra cultura, è ancora troppo radicata in comunità straniere residenti nelle nostre città e non possiamo restare indifferenti mentre decine di giovani donne vengono private di dignità e libertà.
Ce lo ricorda spesso la mia amica di origini indiane Parvinder Aoulakh, detta Pinky, vittima di un matrimonio forzato e scampata ad un tentato femminicidio, quando, nel 2015, davanti agli occhi dei suoi due figli, il marito le ha dato fuoco.
Diventata un simbolo della battaglia contro i matrimoni forzati e la violenza sulle donne, con la Onlus ‘Wall of Dolls’ delle amiche Jo Squillo e Francesca Carollo, Pinky è stata anche tra le protagoniste del docufilm ‘Matrimoni forzati’, presentato a settembre 2021 alla Mostra del Cinema di Venezia e, lo scorso novembre, anche alla Camera dei deputati, nel corso di un’iniziativa da me promossa in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Questo voto del Parlamento oggi assume ancora più valore, se si pensa alle cronache delle ultime ore che riportano nuovi raccapriccianti dettagli sulla scomparsa di Saman, la ragazza di origini pakistane scomparsa, quasi un anno fa, a Novellara in provincia di Reggio-Emilia e probabilmente uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato dalla famiglia con uno sconosciuto del suo paese d’origine.
L’auspicio è che questa legge, simbolicamente ribattezzata ‘Legge Saman’, sia l’inizio di una seria riflessione che conduca lo Stato a maggiori investimenti per il contrasto di pratiche inaccettabili, anche con risorse adeguate per i centri antiviolenza e per le assunzioni di mediatori culturali, sentinelle che possano intercettare le richieste di aiuto di queste ragazze, spesso isolate, salvandole in tempo utile da ogni forma di abusi e violenza”, conclude.