
(AGENPARL) – Roma, 24 febbraio 2022 – Tra questi ci sono 11 aeroporti appartenenti all’Air Force, tre punti di comando, una base della Marina ucraina e 18 stazioni radar di sistemi missilistici S-300 e Buk-M1, ha specificato il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov.
Più di 70 infrastrutture di terra appartenenti all’Ucraina sono state rese inabili dagli attacchi delle forze armate russe, ha detto giovedì ai giornalisti il ??portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov.
“A seguito degli attacchi condotti dalle forze armate russe, 74 strutture di terra dell’infrastruttura militare ucraina sono state messe fuori combattimento. Tra questi ci sono 11 aeroporti appartenenti all’Aeronautica, tre punti di comando, una base della Marina ucraina e 18 stazioni radar di Sistemi missilistici S-300 e Buk-M1”, ha specificato Konashenkov.
Secondo lui, un elicottero da combattimento e quattro veicoli aerei da combattimento senza pilota Bayraktar TB2 sono stati abbattuti.
Ha sottolineato che gli attacchi delle forze armate russe non prendono di mira le città ucraine né le strutture sociali nelle guarnigioni militari.
Le forze armate russe non lanciano missili, bombardano o bombardano le città ucraine, ha detto ai media il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov.
“Le forze armate russe non effettuano attacchi missilistici, aerei o di artiglieria contro le città ucraine”, ha affermato.
Konashenkov ha affermato che le guardie di frontiera ucraine non hanno opposto resistenza alle forze russe e, secondo l’intelligence disponibile, i soldati ucraini stavano abbandonando massicciamente le posizioni e lasciando le armi.
Ha sottolineato che le posizioni delle unità militari ucraine che avevano accettato di deporre le armi non venivano attaccate, mentre le armi intelligenti russe venivano utilizzate per eliminare le infrastrutture militari, le strutture di difesa aerea, gli aerodromi e gli aerei.