
(AGENPARL) – Roma, 13 gen 2022 – Nei giorni scorsi abbiamo inviato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri Dott. Mario Draghi, ed ai Ministri del MEF e del MISE , Dott. Daniele Franco e On. Giancarlo Giorgetti, con la richiesta interventi urgenti a favore degli operatori ambulanti.
Abbiamo rappresentato la gravissima situazione che si sta determinando in molti Comuni d’Italia nei quali i Sindaci – presi dal panico per l’elevato numero dei contagi che si registrano nelle realtà da loro amministrate – stanno sospendendo le fiere e mercati che, come è noto, si svolgono all’aria aperta e non sono tra le attività di cui il Governo ha stabilito la chiusura per contrastare la diffusione della pandemia.
Infatti, in varie parti d’Italia – nel Veneto come in Lombardia, in Basilicata, in Campania come nel Lazio o in Sicilia ed in molte altre Regioni – stiamo registrando incredibili e precipitose Ordinanze di chiusura di mercati e fiere, spesso emesse pochi giorni prima dello svolgimento delle stesse, causando ulteriori danni alle migliaia di operatori coinvolti che avevano già acquistato la merce ed i prodotti per partecipare agli eventi programmati e poi annullati. E tutto ciò sta accadendo nonostante che gli stessi operatori si siano adeguati a tutte le misure precauzionali anticovid stabilite non solo dai Comuni e dalle Regioni con le Linee Guida per lo svolgimento dei mercati e delle fiere, ma si sono sottoposti anche alla campagna vaccinale in atto e dunque sono in possesso della cosiddetta carta verde o green pass.
A nulla sono valsi gli appelli della nostra Associazione rivolti ai Sindaci ed ai Prefetti a revocare e bloccare le Ordinanze emesse. Purtroppo stiamo assistendo all’emanazione di Ordinanze spesso discriminatorie – in quanto in molti Comuni colpiscono la sola categoria degli operatori commerciali su aree pubbliche – contribuendo ad acuire la già fragile situazione economica che negli ultimi due anni ha provocato la chiusura di circa 10.000 piccole attività ambulanti. Si aggiunga che a causa della pandemia la utenza nei mercati è fortemente calata negli ultimi giorni.
A nulla sono valse le implorazioni che cercano di spiegare la conseguenza che molti ambulanti, essendo privati del loro lavoro nei mercati e nelle fiere e della loro unica fonte di sostentamento. si sono visti persino costretti a rivolgersi ai canali di finanziamento illegali o alla Chiesa.
I Sindaci da noi interpellati si sono dichiarati del tutto ignari degli effetti economici che producono le loro decisioni e si mostrano incredibilmente – ed a nostro avviso irresponsabilmente – disinteressati a conoscere le conseguenze materiali che producono a migliaia di ambulanti, alle loro famiglie, e persino alle filiere produttive che sono a monte dei mercati e delle fiere, o alle migliaia di piccoli imprenditori (meccanici, gommisti, allestitori, distributori di carburanti, consulenti vari, elettrauti, pompisti ecc.) che vivono anch’essi del lavoro degli ambulanti.
Purtroppo la nostra categoria per tentare di farsi ascoltare e spiegare le nostre ragioni, in alcuni casi non trova altra strada che promuovere clamorose iniziative di protesta, come quella svoltasi qualche giorno fà a Cetraro in Provincia di Cosenza. Temiamo che la situazione possa degenerare ulteriormente per via dell’acuirsi della crisi economica e sociale e se dovessero sopraggiungere ulteriori Ordinanze di sospensione di altri Sindaci che non siano accompagnate da adeguate iniziative di sostegno alla categoria. Per queste ragioni abbiamo chiesto al Governo di intervenire con urgenza con un atto di indirizzo che blocchi e/o impedisca ai Sindaci di agire come autorità sanitarie in violazione delle decisioni dello stesso Governo e delle Regioni che non prevedono le chiusure dei mercati e delle fiere all’aperto in zona gialla o arancione.
D’altro canto chiediamo di comprendere le nostre ragioni e l’invitiamo a non mostrarsi insensibili.
Quindi abbiamo anche chiesto di farsi carico della grave situazione di emergenza che si sta determinando, oramai a macchia d’olio, in tutta l’Italia – e che è facilmente verificabile tramite le Prefetture – per assumere le decisioni urgenti che mettano in condizione la nostra categoria di reggere all’urto della pandemia e delle Ordinanze emesse dai Sindaci d’Italia e per aiutarla a superare la crisi economica in atto.
Per queste ragioni abbiamo invitato il Governo a valutare la necessità di nuovi ristori a fondo perduto rivolti alla nostra categoria, nelle modalità che si vorranno ritenere più congrue ed efficaci.
Abbiamo chiesto inoltre di prevedere l’estensione dell’esonero dal versamento del Canone Unico, già stabilito dalla Legge di Bilancio per i primi tre mesi del corrente anno, fino al 31 dicembre 2022
Sicuri che le nostre richieste saranno valutate con la debita attenzione ringraziamo anticipatamente il Governo ed il Parlamento per il sostegno che vorranno dare alla nostra categoria che ricordiamo che rappresenta circa 180.000 operatori più indotto in tutta Italia- così in una nota congiunta il Presidente Nazionale, Il Segretario Nazionale ed il Vicepresidente Nazionale e Portavoce di ANA-UGL(Associazione Nazionale Ambulanti).