
(AGENPARL) – Roma, 22 dicembre 2021 – La Pontificia Accademia per la Vita (PAV) ha affermato mercoledì che occorre prestare maggiore attenzione agli effetti deleteri di misure come la chiusura delle scuole e i blocchi imposti per frenare la pandemia di coronavirus.
“L’impatto della pandemia di Covid-19 sulla vita di bambini e adolescenti richiede un focus su quella che è stata definita una ‘pandemia parallela'”, afferma l’Accademia nel suo testo di 3500 parole, osservando che “lo stress psicosociale che i bambini sono sottoposto a causa della pandemia ha provocato disagi e malattie”.
“Questa pandemia parallela, che colpisce le generazioni proprio nel momento in cui stanno sviluppando le energie che alimenteranno la loro immaginazione e affronteranno il futuro, avrà un profondo impatto sulla psicologia dei giovani, in particolare degli adolescenti”, avverte il documento.
Perché le buone pratiche ritornino, “dobbiamo ‘fare i conti’ con le pratiche in cui non abbiamo tenuto sufficientemente conto del bene comune e della vulnerabilità individuale”, afferma.
Per contrastare le devastanti conseguenze della “pandemia parallela”, la Pontificia Accademia propone di riaprire nel modo più completo possibile le scuole.
La decisione di chiudere le scuole dovrebbe essere considerata “come solo l’ultima risorsa, da adottare in casi estremi e solo dopo aver tentato altre misure di controllo dell’epidemia, come la diversa disposizione delle aule, il trasporto degli alunni, la vita scolastica e gli orari delle aule”, il afferma il testo.
La pratica dell’apprendimento a distanza, infatti, ha comportato “l’impoverimento dello sviluppo accademico, la perdita delle relazioni formative, l’apprendimento intellettuale e la privazione delle relazioni formative”, afferma l’Accademia.