(AGENPARL) Vicenza, 25 ottobre – “Il Messale Romano giunge in momento di particolare intensità di una Chiesa che si interroga sul ‘dove andare’, anche in questo contesto pandemico emergenziale. Viviamo un momento in cui siamo sollecitati al coinvolgimento del Popolo in Dio e siamo portati a riscoprire tutti i motivi originali e fondativi della Riforma Liturgica. Il Messale, sia dal punto di vista celebrativo che artistico, rimanda ad un futuro quasi visionario: ha la necessità di essere accolto con sensibilità, che non contempla la semplice ricezione materiale. Altrimenti resterebbe un libro come tutti gli altri! Per questa edizione il Maestro Paladino, mano indiscutibilmente sicura, è stato scelto per collaborare a questa edizione del Messale. Si cercava un artista in grado non solo di decorare e rendere didascalico il Messale ma, bensì, capace di contestualizzare con il linguaggio dell’arte contemporanea il vissuto liturgico del celebrante e dell’assemblea tutta. Ha creato delle immagini, icone, riferimenti e rimandi a cui dare importanza e luogo all’interno della celebrazione”. Con queste parole Don Valerio Pennasso, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana, ha introdotto e presentato la Terza edizione italiana del Messale Romano – rinnovamento della comunità ecclesiale nel solco della riforma liturgica, edizione che si pregia della straordinaria partecipazione del Maestro Mimmo Paladino. L’evento è stato ospitato in questa seconda giornata di Koinè – XIX International Exhibition of Sacred Arts, manifestazione organizzata da IEG – Italian Exhibition Group con il supporto attivo della Conferenza Episcopale Italiana e il patrocinio della Diocesi di Vicenza, fino a domani, martedì 26 ottobre, al quartiere fieristico di Vicenza.
Proseguono gli appuntamenti dell’Innovation Forum, una delle novità di questa 19° edizione, fucina di idee per disegnare il futuro nel solco del messaggio evangelico che guida anche l’agenda dell’autorevole programma convegnistico, inedito luogo di incontro per professionisti e aziende che contribuiscono a sostenere l’innovazione tecnologica di settore. Uno spazio in cui si è parlato anche di Turismo religioso tra fede, etica e innovazione tecnologica con l’azienda Kumò, per riscoprire i luoghi della fede con un occhio di riguardo all’undertourism e al turismo sostenibile. Presentati oggi in fiera tanti altri progetti: dai modelli 3D stampabili per edifici di culto e gioielli sacri alle idee innovative per i luoghi della memoria.
Non mancano a Koinè le grandi esposizioni internazionali d’arte. Tre mostre che sintetizzano al meglio tutte le novità in termini di design, colori e materiali: La croce missionaria gloriosa mette in luce i linguaggi artistici contemporanei dell’oggetto devozionale per eccellenza: il crocifisso; Oggetti per uso liturgico evidenzia l’influenza degli orientamenti postconciliari sull’attuale produzione dei vari Paesi e La luce dello Spirito Santo che presenta vetri artistici e mosaici contemporanei, esperienze innovative e casi rilevanti di realizzazioni per le chiese di importanti artisti e atelier europei.
Fulcro di questa seconda giornata densa di incontri, insieme al Convegno Nazionale Ora viene il bello – il turismo e la cura dell’anima, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana, nella Sala Giotto del quartiere fieristico, è alle 17:30 l’appuntamento con il Premio Internazionale di Architettura Sacra Frate Sole, dove in ogni edizione l’architettura contemporanea fa da ponte tra il presente e il passato. In fiera il vincitore della settima edizione: l’architetto Axel Frühauf (Meck Architekten) che ha esposto il percorso di progettazione della chiesa Seliger Pater Rupert Mayer, realizzata a Poing (Germania). “In base alla mia esperienza, gli architetti contemporanei si rifanno inevitabilmente ai grandi architetti del passato – spiega Mons. Fabrizio Capanni, del Pontificio Consiglio della Cultura – prendendoli come modello e punto di riferimento. Credo che il punto sia questo: ogni architetto vuol essere contemporaneo al proprio tempo. Dunque il fascino che esercitano gli architetti del passato su quelli contemporanei è che anch’essi, nel passato, hanno saputo interpretare il rispettivo tempo, con linee architettoniche che hanno fatto la storia dell’architettura tutta. Stili ed idee comunicano tra loro tra le varie epoche”.
Il Premio Internazionale Frate Sole, nasce proprio per mostrare che ancora oggi esistono chiese di grande valore, capaci di rappresentare il meglio della cultura e della sensibilità contemporanea. Considerato come “Oscar dell’Architettura Sacra” e assegnato ogni quattro anni, ha già visto premiati nelle precedenti edizioni diversi architetti internazionali.
Per la giornata di chiusura di domani tra gli appuntamenti di spicco più attesi la giornata di studio dal titolo Ha ancora senso adeguare le chiese oggi? L’ adeguamento delle cattedrali italiane, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e con l’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana che vedrà tra gli speaker S.Ecc.za Rev.ma Mons. Renato Marangoni.
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