
(AGENPARL) – Roma, 13 ottobre 2021 – «Deve essere chiaro a tutti che le eventuali dimissioni di D’Agostino sarebbero da imputare totalmente al Governo: è il Governo che ha emesso il ricattatorio decreto Green pass per lavorare che ha suscitato la giusta reazione dei lavoratori; è il governo che invece di porre rimedio al danno fatto stando ad ascoltare i lavoratori, ha voluto scaricare le sue responsabilità su D’Agostino, a cui ha chiesto di trovare un rimedio; ed è sempre il governo che D’Agostino non lo ha voluto nemmeno ascoltare intestardendosi a voler mantenere a tutti i costi in vigore il decreto», si legge su Facebook nella pagina del Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste.
«Dopo la manifestazione del 11 ottobre 2021, ribadiamo che come già preannunciato in precedenza il giorno 15 ottobre ci sarà il blocco delle operazioni all’interno del Porto di Trieste».
«Siamo venuti a conoscenza che il Governo sta tentando di trovare un’accordo, una sorta di accomodamento riguardante i portuali di Trieste, e che si paventano da parte del Presidente Zeno d’Agostino le dimissioni».
«Noi come portuali ribadiamo con forza e vogliamo che sia chiaro il messaggio che nulla di tutto ciò farà si che noi scendiamo a patti fino a quando non sarà tolto l’obbligo del Green Pass per lavorare, non solo per i lavoratori del Porto ma per tutte le categorie di lavoratori».
«Ricordiamo al Presidente D’Agostino che nel momento in cui lo Stato lo ha colpito i suoi portuali lo hanno difeso a spada tratta».
«Ora che i portuali hanno deciso di difendere loro stessi e le altre categorie di lavoratori con le sue dimissioni dimostra di non voler lottare al loro fianco. Gli auguriamo buon lavoro e gli porgiamo i più cordiali saluti».