
CATANZARO Gli accertamenti effettuati dai Carabinieri della Stazione di Gimigliano hanno consentito di verificare che gli indagati, ormai più di 200, nell’aderire al bando comunale, avevano dichiarato informazioni non corrispondenti al vero, sostenendo di trovarsi in condizioni di difficoltà economica e di indigenza, nel tentativo di indurre in errore le amministrazioni comunali dichiarando falsamente il possesso dei requisiti previsti e ottenendo, quindi, ingiustamente il buono in argomento. In particolare, le informazioni fornite non correttamente vanno dalla falsa attestazione sulla residenza e sul numero dei componenti del nucleo familiare, all’omessa o falsa indicazione di non ricevere, nello stesso periodo, altri sussidi sociali (indennità di disoccupazione, pensioni di invalidità, l’indennità di maternità e lo stesso reddito di cittadinanza) e infine false dichiarazioni di reddito che, tra l’altro, superata una certa soglia, non avrebbe consentito l’assegnazione del buono covid. Il danno complessivo accertato nel corso dell’indagine è di oltre 40.000 euro. Il rischio per ognuno degli indagati è anche quello di una pesante sanzione amministrativa, compresa tra i 5.164 ed i 25.822 euro, pari a circa il triplo del beneficio illecitamente conseguito. (News&Com)