
CATANZARO I sindacati di Cgil, Cisl e Uil si dicono preoccupati “per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori precari impiegati nel piano di potenziamento dei Centri per l’Impiego e delle politiche attive del lavoro, stigmatizzano con forza l’inerzia della Regione Calabria”. “Ad oggi, non vi è alcun punto fermo e concreto che rassicuri sulla prospettiva d’impiego di tali lavoratori – affermano – l’unica certezza è la scadenza dei contratti a tempo determinato, fissata al 3 dicembre 2021. Con l’avvio della campagna elettorale tutto sembra essersi fermato, nonostante le rassicurazioni da parte dell’Assessore Regionale al Lavoro, il quale dichiarava, ai tavoli di confronto sindacale tenutisi un paio di mesi fa, che la prosecuzione del loro rapporto di lavoro sarebbe stata una formalità. Anzi, lo stesso si è più volte espresso dichiarando che la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato sarebbe stato l’obiettivo da perseguire, nel rispetto della normativa vigente”. In ragione della palese inerzia sopravvenuta, le sigle sindacali hanno sollecitato “un urgente incontro con l’Assessore al ramo, insieme con il Direttore Generale del Dipartimento Lavoro e il Commissario di Azienda Calabria Lavoro, al fine di avere informazioni certe riguardo alle risorse finanziarie disponibili da utilizzare per il finanziamento del rapporto di lavoro di questo personale e riguardo al loro futuro. Tale sollecitazione, a tutt’oggi, è rimasta lettera morta. Non vi è alcuna traccia di convocazione, né, tantomeno, un segnale d’impegno nella direzione auspicata dai sindacati e dai lavoratori”. (News&Com)