
COSENZA Le esigenze cautelari nei confronti degli indagati, ed anche di Coscarella, si sono rese necessarie “a seguito del concreto pericolo di reiterazione di reati e di inquinamento probatorio”. Come emerge dalla ricostruzione effettuata dagli investigatori, “nonostante i controlli svolti da ben due forze di polizia, i numerosi sequestri e le identificazioni di siti, personaggi e aziende coinvolte, le condotte di traffico illecito non hanno subito alcuna interruzione (ma solo momentanei e strumentali stop, gestiti appositamente per dribblare i controlli stessi), anzi si sono reiterate con ulteriori conferitori di volta in volta procacciati dai mediatori (professionali e non)”. (News&Com)