
COSENZA Il caso più eclatante è quello di un agente assicurativo, il quale nell’istanza presentata per ottenere il contributo non ha inserito sia i propri redditi dichiarati nel 2020, ammontanti ad oltre 60mila euro, sia quelli percepiti dal coniuge, di professione promotore finanziario, che nell’ultimo decennio è risultato aver omesso di presentare le previste dichiarazioni fiscali. All’esito dell’attività, gli autori delle false certificazioni sono stati segnalati alla Prefettura di Cosenza, per l’irrogazione delle conseguenti sanzioni amministrative, ed agli Enti Locali interessati, per l’avvio delle procedure di recupero del beneficio economico indebitamente fruito. (News&Com)