
COSENZA Nel corso dell’indagine, gli investigatori hanno fatto luce sul reimpiego dei capitali illeciti ottenuti dal traffico di droga nell’azienda di Aldo De Pascalis, anche lui finito in carcere, utilizzati per l’acquisto in contanti di prodotti ortofrutticoli, poi etichettati e rivenduti come fossero propri. Un meccanismo fondamentale per “ripulire” il denaro sporco. L’utilizzo dei capitali dell’organizzazione ha permesso inoltre di effettuare investimenti sempre maggiori, acquistando terreni, immobili, attrezzature, distorcendo il mercato in danno alla concorrenza. (News&Com)