
COSENZA Secondo gli inquirenti sarebbero diversi i legami con la Calabria. A cominciare dell’approvvigionamento della sostanza stupefacente che avveniva nella nostra regione, oltre che in Puglia, Campania ed Albania. Ma i legami con la Calabria, ricostruiti dagli inquirenti, si riferiscono anche a due incendi e ad un episodio estorsivo nei confronti di un’azienda agricola. Il primo incendio, avvenuto nella notte del 19 agosto 2015, ha interessato tre autovetture, andate completamente distrutte, di proprietà dei fratelli Leone, imprenditori del settore agricolo. L’autore dell’incendio, infatti, è stato identificato nel calabrese Benito Arone, oggi arrestato, a puro scopo intimidatorio per «ingenerare timore nei confronti degli imprenditori del metapontino». L’organizzazione criminale, inoltre, aveva un fortissimo legame e un collegamento diretto con gli ambienti criminali di spessore radicati in Calabria e, in particolare, con il clan degli Abbruzzese. (News&Com)