
CATANZARO “Il sistema di monitoraggio, però, entro specifici margini di disallineamento, considera ugualmente affidabile il dato, che, pertanto – è spiegato ancora –, non incide negativamente né sul calcolo dell’indice di trasmissibilità, né sull’assegnazione del “colore” alla Regione. Qualora il livello di non allineamento fosse considerato non accettabile, sarebbe puntualmente segnalato come “alert”, essendo comunque disponibile il dato di riferimento, perché comunicato con il flusso giornaliero. Inoltre, l’affidabilità/attendibilità dei dati presenti in quella piattaforma, non deriva da una mera comparazione numerica, ma da un complesso esame settimanale della qualità e della completezza delle informazioni inserite. Nel report settimanale del ministero della Salute/Iss/Cabina di regia, i dati in esso presenti includono sia il dato derivante dal flusso ministero della Salute/Protezione civile, che il dato derivante dalla piattaforma Iss”. “Nessuna omissione di dati – precisano Spirlì e Longo – è quindi presente ma, semplicemente, il sistema degli indicatori trae la sua fonte da database e flussi diversi. Ai due già citati si devono aggiungere quello Agenas (per i posti letto) e quello della survey settimanale (per focolai e catene di trasmissione). È noto che l’analisi del rischio non si basa su un singolo parametro, ma sulla valutazione complessiva di 21 indicatori, dalla quale si attribuisce, settimanalmente, una determinata classificazione del rischio alla Regione. È per tali motivi che, ad esempio, nella settimana 19-25 aprile 2021, pur in presenza di un indice di trasmissione (Rt) ampiamente inferiore al valore 1, l’analisi combinata di tutti gli indicatori (tra cui il livello di saturazione dei posti letto) ha determinato per la Calabria l’attribuzione di un rischio ‘moderato’ e la conferma della ‘zona arancione’, anziché un rischio basso e il passaggio in ‘zona gialla’”. (News&Com)