
CATANZARO “Molti in Calabria in questi giorni, tra cui il presidente facente funzioni Spirlì, chiedono al governo nazionale l’azzeramento del debito sanitario calabrese. Io credo sia necessario invece domandarsi se qualcuno sia oggi in grado di quantificare la massa debitoria del sistema sanitario calabrese”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione che aggiunge: “il presupposto fondamentale per potere essere credibili e non fare solo propaganda è quello di lavorare affinché ci sia certezza sulla situazione finanziaria ed economica nel settore della Sanità”. “Diversi – sottolinea il consigliere regionale dem – sono i bilanci bocciati dal commissario ad acta Longo: il bilancio di esercizio 2019 dell’Asp di Vibo Valentia, i bilanci 2018/2019 dell’Asp di Crotone, il bilancio di esercizio 2019 dell’Asp di Reggio Calabria. L’unico bilancio che è stato fino ad oggi approvato è il bilancio di esercizio 2019 del Grande ospedale metropolitano Bianchi – Melacrino-Morelli”. “A questo quadro drammatico dal punto di vista dei bilanci finanziari di Asp e AO – evidenzia Guccione – si aggiunge la situazione che denuncio da anni sullo stato economico e contabile dell’Asp di Cosenza dove, anche attraverso vicende giudiziarie, inizia finalmente ad emergere una verità che qualcuno ancora sottovaluta ma che rischia di far saltare il banco dell’intero servizio sanitario regionale. Cosa nasconde il fatto che ben otto commissari che si sono succeduti fino ad oggi non sono stati nelle condizioni – o non hanno voluto – approvare il bilancio consuntivo 2018 che andava approvato entro i primi sei mesi del 2019? E cosa si nasconde dietro al fatto che l’attuale commissario, pur avendo una scadenza contrattuale di approvazione di tutti i bilanci passati, ha chiesto una proroga perché non è in grado di approvare un bilancio consuntivo 2018 che si avvicini alla realtà nonostante tutto il lavoro effettuato”. (News&Com)