
(AGENPARL) – Roma, 05 mag 2021 – Risorse Per Roma, la Società partecipata al cento per cento dal Comune di Roma non può e non deve subire la stessa sorte di tutte le altre Municipalizzate continuamente dilaniate da promesse di messa in liquidazione. Soprattutto in un momento storico in cui la pandemia ha messo in ginocchio l’economia ed il tasso di occupazione è sceso di 1,1 punto percentuali. Si tratta di un’Azienda focale per il Comune di Roma, nata nel 1995 che sino ad oggi è stata il braccio operativo al servizio dell’Amministrazione Capitolina per gestire le attività di alienazione del patrimonio immobiliare capitolino che ha nel tempo ampliato la sua missione aziendale e che è divenuta oggi il braccio operativo al servizio dell’Amministrazione Capitolina nei settori della Pianificazione, Progettazione e Trasformazione del Territorio, nel Supporto Gestionale ai Progetti della Direzione Edilizia del Dipartimento Urbanistica, tra i quali il condono edilizio, nel supporto alle attività di affrancazione e trasformazione del diritto di superficie, nel supporto alle attività di alienazione del patrimonio capitolino, disponibile e indisponibile. Come Segretario Romano di Articolo Uno faccio mia la voce di tutto il personale di Risorse Per Roma (RPR) che si sono riuniti in Assemblea Sindacale e che esprimono grande preoccupazione sul futuro dell’Azienda il cui Contratto di Servizio è in notevole ritardo rispetto agli impegni di rinnovo. Contratto di Servizio che viene messo in discussione ogni due anni, in mancanza di bilanci debitamente approvati, nella totale precarietà di circa 600 lavoratori. Gravissimo gettare il panico fra 600 famiglie ogni due anni. Pertanto, assieme alle lavoratrici ed ai lavoratori di Risorse Per Roma non chiediamo solo maggiori informazioni sullo stato di realizzazione del Contratto ma anche quello di eludere, stavolta definitivamente, i rischi di messa in Liquidazione dell’Azienda creando danni alla cittadinanza. Chiederemo pareri ed un’interrogazione da parte dei parlamentari di Leu al Ministro del Lavoro per far luce sulla situazione che rimette i dipendenti in forte agitazione. In questi ultimi istanti la decisione del CDA di non consentire al personale la presenza negli uffici di via di Decima a causa della mancata certificazione di idoneità urbanistica dell’immobile, alimenta altra forte preoccupazione nel personale. Detta decisione potrebbe prefigurare scenari più complicati e più conflittuali se non si intraprende un percorso comune per il bene di Roma Capitale e dei lavoratori di Risorse per Roma. – Così in una nota Piero Latino, Segretario Romano di Articolo Uno.