
COSENZA “L’adeguamento impiantistico – afferma ancora Guccione – era previsto anche per lo stabilimento di Rogliano, già individuato come struttura Covid con ordinanza della Giunta regionale, con 14 posti letto attivi. Infine, il Pronto soccorso di Cosenza che, come si può leggere all’interno del decreto di attuazione del Piano, al fine di gestire adeguatamente eventuali future emergenze pandemiche si intende potenziare l’attuale struttura attraverso, tra l’altro, l’allocazione nel piazzale di accesso al Pronto soccorso, su spazio idoneo esistente, di una struttura prefabbricata rimovibile per collocare il Pre-Triage dedicato ai malati Covid”. “Per il Pronto soccorso di Cosenza – sostiene il consigliere regionale del Pd – è stato previsto anche l’adeguamento impiantistico per trattare pazienti infetti, la riqualificazione degli spazi per l’installazione di una Tac dedicata a malati Covid, la riqualificazione e riorganizzazione degli accessi al Dea al fine di assicurare la definitiva separazione dei percorsi Covid e non Covid”. “Di tutto quello che era stato scritto all’interno del Documento di riordino della rete ospedaliera in emergenza Covid-19 – conclude Guccione – poco o quasi nulla è stato fatto. E qualcuno un giorno dovrà darne conto. Oggi servono decisioni e atti concreti per fare in modo che il presidio ospedaliero di Cosenza possa reggere l’onda d’urto della terza ondata della pandemia e assicurare a tutti cure e prestazioni sanitarie adeguate”. (News&Com)