
COSENZA “15 pazienti positivi al SARS-CoV2 all’Ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza, sei dei quali hanno trascorso la notte nella tenda e ben undici in uno stanzone perché mancano i posti letto. È questo il desolante, allarmante e vilente quadro scaturito da un sistema sanitario-gestionale al collasso, mentre gli ospedali restano chiusi e i reparti allestiti non aprono”. Lo sostiene il consigliere regionale di ‘Io resto in Calabria’ nonché segretario-questore dell’assemblea regionale calabrese, Graziano Di Natale, che prosegue: “Nelle ultime ventiquattro ore ho avuto modo di ascoltare il grido disperato di alcuni addetti ai lavori, e di tantissimi cittadini mortificati”. “Il mio appello – afferma – non è stato recepito dalla giunta regionale. Da Marzo 2020 sto proponendo soluzioni attuabili e sicure quali la riapertura degli ospedali chiusi per sopperire alla mancanza dei posti letto, e lo sblocco dei concorsi al fine di reperire nuovo personale sanitario”. Il vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta critica la scelta dell’ospedale da campo: “Sebbene sia costato milioni di euro, che potevano essere spesi per riaprire le strutture esistenti, è stato dapprima quasi inutilizzato, poi convertito in sede vaccinale. Perché? Nessuno aveva previsto un possibile aumento dei casi in Calabria con conseguente incremento dei ricoveri?”. (News&Com)