
(AGENPARL) – Bolzano, 09 marzo 2021 –
COMUNICATO STAMPA
POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI
ARRESTATO UN PENSIONATO AUSTRIACO
IN POSSESSO DI INGENTE QUANTITATIVO DI MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO
In data 8 marzo personale della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bolzano ha tratto in arresto un pensionato di nazionalità austriaca residente a Lana (BZ), di 65 anni, trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico digitale.
L’attività investigativa ha avuto origine da una segnalazione elaborata dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Trentino Alto Adige di Trento su input del C.N.C.P.O (Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online) di Roma, a seguito di un’attività di monitoraggio internazionale della rete Internet.
Il personale della Sezione di Bolzano ha poi sviluppato la segnalazione giungendo ad identificare, perquisire e trarre in arresto l’indagato nella cui disponibilità sono stati rinvenuti centinaia di video e immagini, talvolta raccapriccianti, riguardanti violenze sessuali e abusi su minori.
L’attività è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trento e dalla Procura della Repubblica di Bolzano.
PRESSEMITTEILUNG
POST- UND KOMMUNIKATIONSPOLIZEI
ÖSTERREICHER IM RUHESTAND IN BESITZ EINER GROSSEN MENGE VON
KINDERPORNOGRAFISCHEM MATERIAL FESTGENOMMEN
Am 8. März haben Mitarbeiter der Post- und Kommunikationspolizei Abteilung Bozen einen Rentner österreichischer Staatsangehörigkeit mit Wohnsitz in Lana (BZ), 65 Jahre alt, im Besitz einer großen Menge an digitalem, kinderpornografischem Material verhaftet.
Die Untersuchungstätigkeit ergab sich aus einem Hinweis der Post-und Kommunikationspolizei Trentino-Südtirol Hauptabteilung Trient auf Eingabe des CNCPO (Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online – Nationales Zentrum für den Kontrast zur Online-Kinderpornografie) in Rom nach einer internationalen Überwachungstätigkeit des Netzwerks.
Die Mitarbeiter der Abteilung Bozen haben daraufhin den Hinweis ausgearbeitet, indem sie den Verdächtigen identifizierten, durchsuchten und festnahmen. Hunderte, von manchmal grausamen Videos und Bildern, im Bereich der sexuellen Gewalt und Kindesmissbrauch , wurden bei ihm gefunden.
Die Tätigkeit wurde von der Anti-Mafia-Bezirksdirektion Trient und der Staatsanwaltschaft Bozen koordiniert.