
CATANZARO “Obiettivo del monitoraggio – spiegano i tecnici dell’Arpacal – è quello di acquisire dati sui rischi presenti lungo le coste della nostra regione e sui controlli indispensabili per la tutela della salute pubblica. L’attività, coordinata dalla Direzione Scientifica Arpacal, viene attuata nelle cinque province, Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, attraverso i Referenti Provinciali, e si inserisce nel sistema di controllo dei rischi sanitari derivanti dall’uso balneare delle acque marine che prevede la valutazione del rischio associato alla proliferazione di microalghe potenzialmente nocive alla salute”. “Il report – conclude la nota – inviato alle autorità competenti, contribuendo alla realizzazione del report nazionale che sarà realizzato dall’ISspra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) – approfondisce l’andamento dei monitoraggi nelle cinque province calabresi, per un totale di venti stazioni di campionamento, con particolare riferimento alla specie Ostreopsis ovata”. (News&Com)