
(AGENPARL) – Roma, 03 febbraio 2021 –Mercoledì i ministri degli esteri del Gruppo dei Sette paesi industrializzati hanno condannato il colpo di stato militare in Myanmar e chiesto il rilascio di tutte le persone “ingiustamente detenute”, compreso il leader civile Aung San Suu Kyi.
«Noi, i Ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America e Alto Rappresentante dell’Unione Europea, siamo uniti nel condannare il colpo di stato in Myanmar».
«Siamo profondamente preoccupati per la detenzione di leader politici e attivisti della società civile, tra cui il consigliere di stato Aung San Suu Kyi e il presidente Win Myint, e per gli attacchi dei media. Chiediamo ai militari di porre immediatamente fine allo stato di emergenza, ripristinare il potere al governo democraticamente eletto, liberare tutti i detenuti ingiustamente e rispettare i diritti umani e lo stato di diritto. I risultati delle elezioni di novembre devono essere rispettati e il Parlamento dovrebbe essere convocato il prima possibile».
«Le restrizioni dei militari sui flussi di informazioni sono profondamente preoccupanti. I civili, compresa la società civile e i media, non devono essere soggetti a ritorsioni in alcuna forma. Chiediamo inoltre un accesso umanitario illimitato per sostenere i più vulnerabili.
I ministri degli Esteri del G7 ricordano il loro comunicato del 2019 in cui abbiamo ribadito il nostro impegno per la transizione democratica, la pace e la responsabilità del Myanmar per le violazioni e gli abusi dei diritti umani».
«Siamo con il popolo del Myanmar che vuole vedere un futuro democratico».