
REGGIO CALABRIA “Ma la cosa ancor più intollerabile – sostiene il consigliere regionale – è il silenzio della politica. Trent’anni di continui e inascoltati appelli e proposte da parte di cittadini, associazioni ed enti locali che, da tempo, chiedono a gran voce attenzione e soprattutto un progetto di riqualificazione e/o riconversione. In altre parole, storie di grave spreco di soldi pubblici e di totale indifferenza da parte delle istituzioni competenti”. Ancora Anastasi: “Il territorio merita ascolto, ma soprattutto azioni concrete e tempestive. La situazione è ancor più drammatica ed inaccettabile se si pensa che, per fronteggiare l’emergenza Covid, sono stati allestiti ospedali da campo quando appunto ci sono nosocomi abbandonati quali quello di Rosarno, oppure pesantemente ridimensionati o chiusi, come peraltro denunciato anche a livello nazionale da numerose trasmissioni televisive. Lo scandalo dell’ospedale di Rosarno, peraltro non unico nella regione, ci ricorda che la situazione della sanità in Calabria è al collasso. I territori sono sprovvisti di strutture adeguate e, dunque, di posti letto sufficienti a coprire il fabbisogno della popolazione. Realtà abbandonate a se stesse come quella di Rosarno potrebbero diventare centri di eccellenza, anche ricorrendo a procedure di affidamento ai privati. Serve quindi un Piano sanitario articolato che individui criticità e soluzioni. Il Commissario alla Sanità, la Regione e le Asp si attivino con solerzia per elaborare un progetto serio e concreto che possa prevedere la riapertura e la riqualificazione delle predette strutture, creare punti di eccellenza e, in generale, riordinare la rete ospedaliera su tutto il territorio calabrese”. (News&Com)