
COSENZA Il Dodaro, a causa delle gravi lesioni riportate, decedeva sei giorni dopo, il 13 gennaio 2020. Le investigazioni della III Sezione ‘Reati contro la persona, in pregiudizio dei minori e reati sessuali’ della Squadra Mobile, che sono durate un anno e si sono avvalse di attività di intercettazione, di analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona, di acquisizione di dichiarazioni testimoniali e di accertamenti di natura tecnica, hanno infine evidenziato la responsabilità dell’evento delittuoso proprio in capo al predetto Antonio Chianello, il quale avrebbe aggredito la vittima per motivi passionali. Oltretutto gli accertamenti tecnico-scientifici effettuati hanno evidenziato, in maniera inconfutabile, che le tracce ematiche presenti su Antonio Chianello e sui suoi indumenti, erano assolutamente compatibili con le ferite riportate dal Dodaro. (News&Com)