
Alfonsi (UGL Trasporto Aereo): “Ita, piano presentato è irricevibile. Ultimamente silenzio da Amministrazione Montino”
(AGENPARL) – Roma, 29 gennaio 2021 – Francesco Rocco Alfonsi, Segretario Nazionale UGL Trasporto Aereo, è intervenuto su Diario di Città in merito alla crisi di Alitalia e, in generale, del settore aereo. Una tematica molto delicata per la realtà di Fiumicino (clicca qui per approfondire). L’aeroporto produce un indotto di oltre 42mila posti di lavoro, che valgono circa il 10% del PIL del Lazio. Gran parte di questo flusso economico è generato dalle maestranze del comparto aereo, che oggi vive un momento di difficoltà causato dalla vertenza Alitalia e il Piano Industriale di Ita, di cui abbiamo parlato con Alfonsi.
Nel suo intervento, Alfonsi ha bacchettato l’assenza del Sindaco Montino e dell’Amministrazione Comunale: “Ultimamente è calato un silenzio sulla questione. Ho avuto anche diversi incontri con l’amministrazione comunale. Ma, ripeto, nell’ultimo periodo c’è silenzio, al netto degli incontri avvenuti in questi giorni con l’assessore comunale. Ritengo sia necessario che si torni a svolgere un’azione un pò più ficcante rispetto non solo alla vicenda Alitalia, ma all’intero discorso aeroportuale”.
Su Ita, Alfonsi ha dichiarato: “Il Piano Industriale di Ita, innanzitutto, non è un Piano. È uno schema di Piano Industriale, come loro stessi lo chiamano. Il piano vero ancora non lo hanno tirato fuori, almeno non con noi. A noi hanno presentato una ventina di slides. In ogni caso, quello che abbiamo visto non è assolutamente soddisfacente, parliamo di un piano irricevibile. Il numero degli aeromobili non è assolutamente congruo a quello di una compagnia di bandiera, della dimensione minima che dovrebbe avere una major. In più, a nostro modo di vedere, nel piano non c’è nulla di tutto quello che era stato promesso, come ad sul cargo, sul come vogliano fare le socializzazione sull’endeling o sulla manutenzione. Ci stiamo muovendo, siamo andati nella Commissione Trasporti di Camera e Senato, abbiamo incontrato gruppi politici e parlamentari per dire che questo Piano va assolutamente riscritto, alzando i numeri. Non possiamo permettere che, a fronte di un investimento di 3 miliardi di soldi pubblici, vengano lasciate a casa 6mila persone”.