
CATANZARO “Avevo espresso – sottolinea il deputato M5S – ferma contrarietà rispetto all’attivazione del reparto Covid nell’ospedale lametino, che invece doveva avere, stando al piano del commissario ad acta, l’unico in vigore, un’altra configurazione. La commissaria dell’Asp di Catanzaro e i vari dirigenti interessati si assumano le loro responsabilità. Davanti alle argomentazioni esposte, c’è stata una reazione scomposta e inopportuna di Latella e dei dirigenti dell’Asp presenti all’incontro. Difenderò sempre i cittadini lametini e resterò con loro nella ricerca della pura verità”. “Il commissario Longo riporti ordine in questa storia. Lo chiederò anzitutto – anticipa il parlamentare – con un’interrogazione rivolta al presidente del Consiglio e al ministro della Salute. Delle due l’una: o il titolare della programmazione Covid resta impropriamente Spirlì oppure è Longo, per come, invece, indicato dalla legge”. “I drammi della prima ondata pandemica – conclude D’Ippolito – dovrebbero averci insegnato che gli ospedali sono luoghi di diffusione del Covid, per cui vanno in primo luogo adottate tutte le precauzioni del caso. Pertanto non è ammissibile, come ha fatto l’Asp, giustificare le scelte operate richiamandosi al generico dovere di cura in capo ai sanitari, senza aver verificato a fondo l’esistenza delle necessarie garanzie di sicurezza nell’assistenza dei pazienti colpiti dal virus”. (News&Com)