
(AGENPARL) – Roma, 31 dicembre 2020 – Ulteriori irregolarità nelle elezioni di novembre sono state portate alla luce mentre gli analisti continuano a setacciare i dati degli elettori. In una serie di recenti tweet, il matematico e analista finanziario Bobby Piton ha condiviso i risultati dell’analisi delle registrazioni degli elettori in Pennsylvania.
La sua prima scoperta ha mostrato una netta differenza tra i voti espressi, contati e attesi nello stato della chiave di volta. Secondo i registri della contea, sono stati espressi 6.962.607 voti, mentre solo 6.931.060 sono stati contati ufficialmente.
Mentre la differenza potrebbe essere attribuita a schede che sono state espulse a causa di errori tipici, Piton ha detto che ciò che non può essere spiegato è il fatto che, secondo il Dipartimento di Stato, c’erano solo 6.760.230 elettori che hanno timbrato una scheda. Il numero di voti inspiegabili, 170.000 a 202.000, copre un numero di voti più che sufficiente per capovolgere il rosso dello Stato.
In un altro controllo dei dati, Piton ha trovato che più di 520.000 elettori della Pennsylvania avevano cognomi unici, il che significa che non c’era nessuna famiglia, a nessun livello, legata all’elettore nello Stato.
The Honorable @POTUS @realDonaldTrump
I have some absolutely Stunning News to report regarding PA. I examined just over 9,008,753 records and have identified 521,879 unique Last Names. 245,033 or just under 47% of the total Last Names in PA only belong to 1 and only 1 person!— Bobby Piton (@BobbyPiton3) December 27, 2020
Il rapporto dell’Ufficio censimento degli Stati Uniti del 2010 ha rilevato che ci sono quasi 4.000.000 di cognomi unici in tutto il Paese. Ciò significa che, secondo la matematica di Piton, affinché i presunti risultati siano accurati, più del 13% di tutti i cognomi unici negli Stati Uniti dovrebbe essere contenuto in uno stato che ha meno del 4% della popolazione dell’intero Paese. Questo è statisticamente improbabile.
Piton ha proseguito spiegando i fenomeni di cognomi estesi a numerosi stati di battaglia, tra cui la Georgia e l’Arizona. Ha detto che le prove hanno dimostrato che i dati sono stati probabilmente gestiti da una “sofisticata entità statale” per assicurare un risultato elettorale desiderato.
Ha concluso il suo rapporto osservando che ha una “forte sensazione” che la Pennsylvania diventerà rossa entro questo giovedì con gli altri stati “che cadono come tessere del domino”.