
CROTONE “Se Soprintendenza dev’essere, non può che farsi a Crotone”. Lo afferma Margherita Corrado, senatrice del Movimento 5 Stelle nonché membro della commissione Cultura. “Il TAR Lazio – spiega la senatrice – ha posto fine alla patetica messa in scena, regista il sindaco Abramo, che sopperiva all’assenza di argomenti legittimi per chiedere lo spostamento della sede dell’Ufficio di tutela responsabile della Calabria centro-orientale da Crotone a Catanzaro facendo leva sul più becero spirito di campanile e sulla tradizionale rivalità tra le due città, ‘dimenticando’ che nel capoluogo di regione è allocato da tempo il segretariato regionale dello stesso ministero Beni Culturali: il vaso di bronzo degli uffici ministeriali periferici, rispetto al quale la Soprintendenza è il classico vaso d’argilla. Non è sempre stato così”. “È ‘merito’ della riforma Franceschini – sostiene Corrado – non paga di avere sottratto alle Soprintendenze i musei statali di riferimento, averle ulteriormente indebolite moltiplicandole. Solo gli sprovveduti possono rallegrarsi per un simile progresso. Mentre alla pianta organica del ministero mancano ormai quasi 10mila unità e circa metà del centinaio di dirigenti previsti, la soprintendenza della Calabria, già poco ambita a causa di obiettive difficoltà logistiche non compensate da vantaggi stipendiali e di carriera, è stata prima bipartita e più di recente divisa in tre”. (News&Com)