
USA, Prof. di Legge spiega perché il caso antitrust di Facebook si concentra sulle e-mail di Mark Zuckerberg
(AGENPARL) – Roma, 28 dicembre 2020 – Un recente articolo scritto da un professore di diritto della Vanderbilt University spiega perché gran parte del caso antitrust recentemente archiviato contro Facebook si basa molto sulle e-mail del CEO Mark Zuckerberg.
In un articolo pubblicato da The Conversation dal titolo “Why Facebook Antitrust Case Relies So Heavily Relies on Mark Zuckerberg’s Emails“, Rebecca Haw Allensworth, professore di diritto della Vanderbilt University, spiega perché gran parte della recente causa antitrust intentata contro Facebook si basa sulle email del CEO della società, Mark Zuckerberg.
Allensworth scrive che la stessa tattica ha già funzionato in passato contro le grandi aziende tecnologiche in cause antitrust:
La causa contro Facebook presenta analogie con la causa U.S.A. contro Microsoft, il caso storico del 2001 che ha ritenuto la società di software responsabile del monopolio. In questo caso, la FTC dovrà dimostrare che Facebook, come Microsoft, ha acquisito il suo potere di mercato nel mercato dei social media escludendo i concorrenti, non solo realizzando un grande prodotto. E in entrambi i casi, le dichiarazioni interne dei dirigenti giocano un ruolo importante.
Le email probabilmente aggiungeranno argomenti a sostegno del fatto che Facebook non ha acquistato aziende solo per migliorare il proprio prodotto, ma piuttosto per eliminare i concorrenti:
Quindi, nella maggior parte dei casi di monopolizzazione, i tribunali si bloccano se cercano di usare solo i fatti del mercato per rispondere alla domanda finale: Il monopolista è fiorito a causa dei miglioramenti o della diminuzione della concorrenza?
È qui che le “prove intenzionali” – informazioni su ciò che pensava un imputato – possono essere d’aiuto. Se un amministratore delegato intendeva una fusione per isolare la sua azienda dalla concorrenza, è probabile che in realtà abbia isolato l’azienda dalla concorrenza. I giudici attribuiranno una parte della posizione dominante dell’azienda all’esclusione, e ciò viola le leggi antitrust.
Allensworth termina l’articolo affermando di essere scioccata dalla documentazione cartacea lasciata da Zuckerberg che sembra mostrare piani per distruggere i concorrenti:
Quello che trovo veramente notevole di questo caso non è il volume di citazioni interne nella denuncia, ma la traccia cartacea che un sofisticato CEO come Zuckerberg ha creato delle trasgressioni di Facebook – che è ora il motivo per cui una causa federale antitrust rappresenta una minaccia esistenziale per la sua azienda