
(AGENPARL) – Roma, 24 dic 2020 – “Prendiamo atto – senza condividerla – dell’opinione del premier secondo cui non possiamo fare ulteriore deficit per sostenere la sanità. E che quindi è meglio non attivare il “Mes sanitario”. Tuttavia il Mes può essere usato anche per sostituire spese sanitarie già previste in bilancio per i prossimi anni, magari per evitare che aumentino meno del previsto.” lo scrive su Facebook Luigi Marattin, Deputato di Italia Viva e Presidente della Commissione Finanze alla Camera. “In questo modo – continua Marattin – non solo “il deficit non aumenta” (come ha ribadito il presidente Conte ieri a Porta a Porta) ma si ottengono due effetti positivi:
1) il deficit in realtà diminuisce, perché il debito contratto col Mes costa meno del debito (che andrebbe a sostituire) contratto con i Btp, e quindi comporta una minore spesa per interessi, e quindi un minor deficit.
2) la durata media del debito italiana (attualmente intorno ai 7 anni) aumenterebbe, in quanto il finanziamento Mes è a 10 anni. Una durata media maggiore comporta benefici perché diminuisce il rischio che impennate nei tassi di mercato si trasmettano velocemente al costo medio del debito, peggiorando così la traiettoria del rapporto debito/Pil.
Perché quello che si fa con 88 mld di prestiti Ue condizionati ( = il Recovery Fund) non lo si vuole fare per 36 miliardi di prestiti Ue non-condizionati ( = il Mes sanitario)?”