
REGGIO CALABRIA L’attività di accertamento, soprattutto i raffronti tra i fogli di presenza e le immagini riprese dalle telecamere istallate nei pressi degli uffici, hanno permesso ai militari dell’Arma e alla Procura di Locri, di documentare un ‘modus operandi’ consolidato ed abituale nel tempo: i ‘furbetti del cartellino’ non si limitavano a ‘barare’ con le timbrature e ad allontanarsi dal luogo di lavoro, ma in molte occasioni si avvelavano anche della compiacenza di colleghi per la falsa registrazione della presenza giornaliera. In 6 mesi tutti gli impiegati, ad eccezione del responsabile dell’ufficio, si sono assentati ingiustificatamente più di 900 volte per un totale di circa 400 ore, in alcune occasioni anche con la condiscendenza della guardia giurata addetta al servizio di vigilanza presso la sede dell’Istituto di Previdenza di Caulonia. (News&Com)