
Usa, Trump continua a promuovere le accuse di frode elettorale di massa
(AGENPARL) – Roma, 20 dicembre 2020 – Il presidente Trump si rifiuta ancora di concedere il risultato e continua a promuovere le accuse di frode elettorale di massa.
Il team della campagna elettorale del presidente Trump ha presentato domenica un appello alla Corte Suprema degli Stati Uniti chiedendo alla Corte Suprema della Pennsylvania di rovesciare diversi casi della Corte Suprema della Pennsylvania per modificare la legge sulle schede elettorali prima e dopo le elezioni presidenziali del 2020.
La campagna del presidente ha affermato in una dichiarazione che la modifica della legge da parte della Corte Suprema della Pennsylvania era una violazione dell’articolo II della Costituzione degli Stati Uniti e Bush contro Gore.
La petizione cita un “caso collegato alla Pennsylvania” in cui il giudice Samuel Alito e altri due giudici hanno osservato la costituzionalità della decisione del tribunale statale di estendere il termine legale per la ricezione delle schede elettorali dalle 20.00 del giorno delle elezioni alle 17.00 di tre giorni dopo.
Il team della campagna elettorale ha dichiarato che la costituzionalità della decisione della corte ha “importanza nazionale” e può violare la Costituzione degli Stati Uniti.
La petizione segna l’ultimo episodio di una saga in corso di azioni legali intentate dalla campagna di Trump per contestare l’esito delle elezioni presidenziali del 2020. Trump si rifiuta ancora di cedere e continua a promuovere le accuse di brogli elettorali di massa.
La scorsa settimana gli elettori di tutti i 50 stati e del Distretto di Columbia hanno votato le schede elettorali, formalizzando la vittoria di Joe Biden su Trump. Secondo i risultati delle elezioni, Biden ha superato Trump con un margine di conteggio del Collegio Elettorale di 306-232.
La petizione della campagna elettorale di Trump alla Corte Suprema chiede una revisione accelerata e una risposta entro giovedì, dandogli abbastanza tempo prima che il Congresso si riunisca a gennaio per “considerare i voti del Collegio Elettorale”.
Se la Corte Suprema degli Stati Uniti dovesse accettare la causa della campagna Trump contro la Pennsylvania, non è un dato di fatto che questo avrebbe un impatto fondamentale sulla certificazione del Collegio Elettorale al Congresso.
La nuova Camera dei Rappresentanti e il Senato degli Stati Uniti si riuniranno il 6 gennaio per riunirsi in una sessione congiunta del Congresso per certificare i risultati del Collegio Elettorale. Qualsiasi contestazione alla certificazione richiederebbe un voto sia della Camera che del Senato, per poter buttare via i voti elettorali di uno Stato.
A questo rapporto ha contribuito Chad Pergram di Fox News.