
Usa, sondaggio Heartland/Rasmussen: I probabili elettori rifiutano il Great Reset
(AGENPARL) – Roma, 17 dicembre 2020 – Più della metà dei probabili elettori dice che “le istituzioni internazionali come le Nazioni Unite, il World Economic Forum e il Fondo Monetario Internazionale” dovrebbero avere poca o nessuna influenza “nella creazione di regolamenti che governano le imprese degli Stati Uniti”.
Un nuovo sondaggio di The Heartland Institute e Rasmussen Reports rileva che la maggior parte degli elettori ha una visione sfavorevole dell’agenda del “Grande Ripristino” sostenuta da Joe Biden, dal World Economic Forum e da altri leader politici ed economici internazionali.
Tra gli intervistati del 6-7 dicembre che hanno dichiarato di aver sentito parlare del Grande Reset, la maggioranza (53%) ha dichiarato di “essere in qualche modo contraria” (10%) o “fortemente contraria” (43%) al movimento, e la risposta più comune tra tutte le opzioni è “fortemente contraria”.
Alla domanda: “Quanto dovrebbero essere influenti le istituzioni internazionali come le Nazioni Unite, il World Economic Forum e il Fondo Monetario Internazionale nella creazione di regolamenti che governano le imprese statunitensi?”, solo il 9% degli intervistati ha risposto “molto influenti”, e il 21% ha risposto “un po’ influenti”. Al contrario, il 22% ha detto “non molto influente”, e il 37% ha risposto “per niente influente”.
I risultati di questo sondaggio mostrano chiaramente che la maggior parte degli elettori americani non crede che le organizzazioni internazionali dovrebbero avere un’influenza significativa negli affari economici americani. I risultati dimostrano anche che la maggior parte degli americani si oppone alle richieste di un aumento del globalismo, come il movimento del Forum economico mondiale Great Reset, che è già stato sostenuto dall’amministrazione Biden.
Inoltre, solo il 3% dei probabili elettori ha dichiarato di ritenere che “utilizzare le risorse aziendali per perseguire cause di giustizia sociale” dovrebbe essere la priorità principale delle imprese americane, che è un elemento primario dell’agenda del Great Reset. D’altra parte, il 44% dei probabili elettori ha detto che le imprese americane dovrebbero concentrarsi su “fornire ai singoli consumatori prodotti e servizi di alta qualità ai prezzi più bassi”.
“I risultati del sondaggio che abbiamo condotto con Rasmussen Reports sono chiari: gli elettori americani non sostengono l’agenda radicale e anticapitalistica del Grande Reset, e non vogliono certamente che le istituzioni internazionali influenzino la politica degli Stati Uniti.
Il Presidente eletto Joe Biden e la sua scelta dello “zar del clima”, John Kerry, hanno già abbracciato l’agenda del Grande Ripristino, in completa contraddizione con i desideri del popolo americano. Se proseguiranno con il loro piano per spingere gli Stati Uniti verso il Grande Reset, quasi certamente pagheranno per questo durante le elezioni di metà mandato del 2022″.