
COSENZA Dagli ulteriori accertamenti effettuati sulla documentazione fiscale acquisita, emergeva che la societa? aveva emesso fatture per il trasporto di serbatoi vuoti, in favore di un impianto di imbottigliamento di Gpl – con sede legale a Napoli ed unita? operativa ad Altomonte – anch’esso risultato sprovvisto dei titoli autorizzativi rilasciati dalle imprese energetiche. La conseguente attivita? di perquisizione di quest’ultimo stabilimento, allocato su una superficie di circa 10.000 mq, permetteva alle Fiamme Gialle cosentine di accertare, in flagranza di reato, l’indebito imbottigliamento di bombole di proprieta? di altre aziende del comparto, con GPL acquistato da altri fornitori differenti da quelli riferibili ai loghi sulle bombole. Nell’immediatezza dell’intervento, i Finanzieri, dopo aver apposto i sigilli al macchinario industriale utilizzato per riempire i recipienti – c.d. giostra di imbottigliamento – procedevano al sequestro di oltre 1.500 bombole, di proprieta? di imprese energetiche terze, “piene” o in fase di riempimento di combustibile proveniente da altri canali di produzione e vendita. Nella maggior parte dei casi, le bombole, oltre ad avere i sigilli di garanzia contraffatti: – risultavano ritinteggiate, al fine di mascherarne ulteriormente la provenienza, con un colore diverso da quello originale ed identico a quello standard dello stabilimento; – venivano riempite con GPL in quantita? di gran lunga inferiore rispetto alla loro effettiva capienza, con l’intento di frodare i consumatori finali; – recavano collaudo scaduto, ovvero disco con data di scadenza illeggibile; di conseguenza, non erano tecnicamente idonee all’immissione in commercio, poiche? potenzialmente pericolose per la sicurezza dei consumatori. (News&Com)