
Usa, Rapporti del governatore della Georgia con la Cina
(AGENPARL) – Roma, 09 dicembre 2020 – Il governatore repubblicano della Georgia è di nuovo sotto tiro. Questa volta, per la sua presunta relazione con la Cina.
In una serie di tweet, l’avvocato Lin Wood accusa il governatore Brian Kemp di “amare la Cina comunista”. Wood lavora a stretto contatto con l’avvocato Sidney Powell e le cause legali che sta portando per contestare i risultati delle elezioni in alcuni stati del campo di battaglia.
GA Governor @BrianKempGA loves Communist China.
He does not love GA voters. He sold 11/3 election to CCP voting machines & mail ballots on paper made in China.
CCP needs GA. Georgia does not need or want Communism. Southerners do not like that ideology.https://t.co/3he6wlJHE0
— Lin Wood (@LLinWood) December 8, 2020
«La Cina è una delle principali fonti di importazioni e il nostro terzo mercato di esportazione più grande, accogliamo migliaia di visitatori cinesi ogni anno nello stato della pesca. E aiutiamo costantemente a sviluppare nuove opportunità per le aziende cinesi».
Il video proviene dal Dipartimento per lo sviluppo economico della Georgia e ciò che Kemp dice in esso è una promessa che risale a un decennio fa. Nel 2010, quando era ancora segretario di stato della Georgia, Kemp ha incontrato l’ambasciatore del consolato cinese a Houston. Ha detto con la Georgia di fronte a una recessione economica: «È pronto a non risparmiare sforzi per promuovere la cooperazione economica e commerciale tra Georgia e Cina».
Il consolato cinese a Houston è stato chiuso lo scorso luglio. E il governatore Kemp sembra aver avuto uno stretto rapporto con i console generali negli ultimi dieci anni.
Da NTD News
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Dato che sono stati presentati molteplici esposti legali in risposta alle elezioni del 2020, con ulteriori sfide attese ed entrambi i candidati hanno rivendicato la vittoria in alcuni stati, ma sembra sempre più probabile che queste elezioni verranno risolte in tribunale.
Per questo motivo, AGENPARL non dichiarerà un vincitore delle elezioni presidenziali né Biden né Trump fino a quando tutti i risultati non saranno certificati e le eventuali controversie legali non saranno risolte.
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