(AGENPARL) - Roma, 30 Novembre 2020COSENZA “Il sottoscritto interpreta l’agire politico – aggiunge Molinaro – come attività seria, concreta e non fanfarona. Nella sua grande rilevanza, la politica deve comprendere che ci sono ambiti nei quali le scelte non gli competono ma devono essere operate dai tecnici, i medici in questo caso. Sono senza responsabilità sul passato perché non c’ero, ma sono pronto ad assumermi le mie responsabilità per il presente ed il futuro della nostra regione, con comportamenti profondamente diversi rispetto ai politici che hanno governato negli ultimi quarant’anni. Capalbo al contrario, li vuole proseguire, e la vicenda del reparto Covid ne è l’amara conferma”. “Chiarisco che non avendo alcuna remora a rappresentare personalmente al sindaco – sostiene il consigliere regionale – il mio punto di vista sulla questione del reparto Covid nell’ospedale di Acri, né ad approfondire l’argomento con lui, accolgo la sua disponibilità ad incontrarci ed attendo che fissi il giorno e l’ora per l’appuntamento in Comune. Non mancherò! Per chiudere, una rettifica a quanto affermato da Capalbo nella sua smania di attribuirmi secondi fini che non esistono: non sono nato e non risiedo a Corigliano-Rossano. Risiedo da sempre a Marano Principato”. “Anche su questo il sindaco – conclude Molinaro – è manifestamente disattento e testimonia il suo modo vecchio di fare politica, alimentando rivalità tra territori che a mio avviso dovrebbero solo collaborare. Sindaco Capalbo, anche se da posizioni politiche diverse, si volti pagina in questa Calabria, adottando comportamenti nuovi. I calabresi lo meritano”. (News&Com)