Usa, Sidney Powell presenta cause legali che sfidano i risultati delle elezioni in Georgia, Michigan
(AGENPARL) – Roma, 26novembre 2020 – L’avvocato Sidney Powell ha iniziato una causa mercoledì per contestare i risultati del voto presidenziale in Georgia e Michigan, sostenendo “l’eccesso di voti”, che secondo lei è stato «amplificato e reso praticamente invisibile dal software per computer creato e gestito da attori nazionali e stranieri».
Powell ha fatto affermazioni simili la scorsa settimana in una conferenza stampa con il team legale del presidente Donald Trump. È stata attaccata dai critici che hanno affermato di non poter provare ciò che ha affermato.
Il team legale ha preso le distanze da lei domenica, dicendo che le sue affermazioni erano andate oltre le prove che avevano visto o potevano provare in tribunale.
Powell – che ha anche difeso il tenente generale Michael Flynn, graziato dal presidente Trump mercoledì – ha accettato la decisione ma è andato avanti a prescindere.
Afferma in Georgia:
«Le anomalie matematiche e statistiche che raggiungono il livello dell’impossibilità, come dimostrato dalle dichiarazioni giurate di più testimoni, documentazione e testimonianze di esperti, dimostrano questo schema in tutto lo stato della Georgia. Un comportamento particolarmente eclatante si è verificato a Forsyth, Paulding, Cherokee, Hall e nella contea di Barrow. Questo schema e artificio per frodare ha influenzato decine di migliaia di voti nella sola Georgia e “truccato” le elezioni in Georgia per Joe Biden».
Powell fa accuse simili nel Michigan, rilevando una «gamma di condotta particolarmente eclatante nella contea di Wayne e nella città di Detroit, sebbene questa condotta sia avvenuta in tutto lo Stato sotto la direzione dei funzionari elettorali dello stato del Michigan».
Powell fa risalire la frode al «software e hardware di Dominion Voting Systems Corporation», che secondo lei deriva dal software creato da «Smartmatic Corporation, che è diventata Sequoia negli Stati Uniti».
Continua affermando, sia nelle denunce della Georgia che in quelle del Michigan, «Smartmatic e Dominion sono state fondate da oligarchi e dittatori stranieri per garantire il riempimento computerizzato e la manipolazione del voto a qualsiasi livello fosse necessario per assicurarsi che il dittatore venezuelano Hugo Chavez non ne perdesse mai un altro elezione».
Sulla base della dichiarazione giurata di un informatore, Powell sostiene che i sistemi sono stati progettati per rendere il riempimento delle schede elettorale difficile da rilevare con un “semplice controllo”. Sono stati manipolati, dice, da persone che avevano accesso ai sistemi.
In Georgia, dice:
«Video dalla State Farm Arena nella contea di Fulton mostra che il 3 novembre, dopo la chiusura delle urne, gli addetti alle elezioni hanno falsamente affermato che una perdita d’acqua richiedeva la chiusura della struttura. Tutti i lavoratori del sondaggio e i contendenti sono stati evacuati per diverse ore intorno alle 22:00. Tuttavia, diversi lavoratori elettorali sono rimasti senza supervisione e incontrastati lavorando ai computer per le macchine di tabulazione del voto fino a dopo l’1: 00».
Ha anche affermato che «il software Dominion è stato utilizzato da agenti che agivano per conto di Cina e Iran al fine di monitorare e manipolare le elezioni, comprese le più recenti elezioni generali statunitensi nel 2020». Un esperto, dice, «conclude che centinaia di migliaia di voti espressi per il presidente Trump nelle elezioni generali del 2020 sono stati trasferiti all’ex vicepresidente Biden».
E aggiunge che «i funzionari elettorali della Georgia e gli addetti ai sondaggi hanno esacerbato e aiutato, consapevolmente o inconsapevolmente, il sistema Dominion a effettuare massicce manipolazioni degli elettori rifiutandosi di osservare le protezioni legali per le votazioni assenti. I funzionari elettorali non sono riusciti a verificare le firme e a controllare le buste di sicurezza. Hanno impedito agli sfidanti di osservare il conteggio, il che ha anche facilitato la frode».
Nel Michigan, afferma Powell, oltre ai problemi con Dominion, c’erano «ulteriori categorie di frodi elettorali» tradizionali «e violazioni del codice elettorale del Michigan, integrate da dosi salutari di molestie, intimidazioni, discriminazioni, abusi e persino rimozione fisica di sfidanti repubblicani ed eliminazione di qualsiasi parvenza di trasparenza, obiettività o correttezza dal processo di conteggio dei voti».
Powell sostiene, citando la testimonianza di esperti, che il Michigan ha visto decine di migliaia di “elettori in eccesso”, dove le schede elettorali non assegnate o vuote sono state compilate dagli addetti alle elezioni, e quasi tutti quei voti sono andati a Joe Biden. Sostiene inoltre che in quattro circoscrizioni sono state contate più schede di quelle che potrebbero essere processate fisicamente durante un intervallo di due ore e mezza il 4 novembre.
Sostiene che i problemi tecnici nel Michigan – come quello che ha contato erroneamente 6.000 voti per Biden nella contea di Antrim – erano sempre a favore di Biden.
Ci sono abbastanza voti interessati, sostiene Powell, perché i tribunali annullino i risultati delle elezioni del 2020 in ogni stato.
Anche l’avvocato L. Lin Wood è tra quelli elencati nella documentazione.
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Dato che sono stati presentati molteplici esposti legali in risposta alle elezioni del 2020, con ulteriori sfide attese ed entrambi i candidati hanno rivendicato la vittoria in alcuni stati, ma sembra sempre più probabile che queste elezioni verranno risolte in tribunale.
Per questo motivo, AGENPARL non dichiarerà un vincitore delle elezioni presidenziali né Biden né Trump fino a quando tutti i risultati non saranno certificati e le eventuali controversie legali non saranno risolte.