
Usa, La fiducia dei consumatori statunitensi crolla mentre la speranza svanisce
(AGENPARL) – Roma, 24 novembre 2020 – La fiducia dei consumatori è scesa al minimo di tre mesi quando la speranza è svanita in tutta l’America a novembre.
L’indice di fiducia dei consumatori del Conference Board è sceso a 96,1 da una lettura rivista di ottobre di 101,4. Questo è stato un calo maggiore del previsto dagli economisti.
Quattro anni fa, l’indice è salito alle stelle mentre i consumatori hanno acclamato l’elezione di Donald Trump.
Le elezioni del 2020 non hanno generato un entusiasmo simile, indicando che gli americani non hanno molte speranze che una presidenza Biden sarà in grado di far uscire l’economia statunitense dalla stasi indotta dalla pandemia di coronavirus.
Il calo della fiducia di novembre è stato determinato da un calo delle prospettive per il futuro a breve termine.
La quota di consumatori che si aspettano che le condizioni di business miglioreranno nei prossimi sei mesi si è ridotta dal 36,0% al 27,4%, mentre quelli che si aspettavano un peggioramento delle condizioni di business sono aumentati dal 15,9% al 19,8%.
Anche l’ottimismo sul mercato del lavoro si è indebolito.
La percentuale che prevede più posti di lavoro nei mesi a venire è scesa dal 32,0% al 25,9%, mentre quelli che prevedono un minor numero di posti di lavoro sono aumentati moderatamente dal 19,8% al 20,5%.
Per quanto riguarda le loro prospettive di reddito a breve termine, la quota di consumatori che si aspettava un aumento è rimasta praticamente invariata al 17,6%, mentre la quota che si aspettava una diminuzione è scesa dal 14,2% al 13,3%.
L’indicatore di come i consumatori si sentono riguardo alle condizioni attuali è diminuito solo leggermente, passando a 105,9 da 106,2. Ciò suggerisce che i consumatori non stavano ancora sentendo il pizzico dell’esplosione di nuovi casi di Covid-19 quando il sondaggio è stato completato il 13 novembre.
La percentuale di consumatori che affermano che le condizioni commerciali sono “buone” è scesa dal 18,6% al 17,6%, ma sono diminuiti anche quelli che dicono che le condizioni commerciali sono “cattive”, dal 34,4% al 33,5%. La valutazione del mercato del lavoro da parte dei consumatori è rimasta invariata. La percentuale di consumatori che affermano che i lavori sono “abbondanti” è rimasta stabile al 26,7%, mentre quelli che affermano che i lavori sono “difficili da ottenere” è rimasta praticamente invariata al 19,5%.
La fiducia non è tornata ai livelli pre-pandemici.
L’indice ha registrato 132,6 a febbraio.
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Dato che sono stati presentati molteplici esposti legali in risposta alle elezioni del 2020, con ulteriori sfide attese ed entrambi i candidati hanno rivendicato la vittoria in alcuni stati, ma sembra sempre più probabile che queste elezioni verranno risolte in tribunale.
Per questo motivo, AGENPARL non dichiarerà un vincitore delle elezioni presidenziali né Biden né Trump fino a quando tutti i risultati non saranno certificati e le eventuali controversie legali non saranno risolte.