
REGGIO CALABRIA In località Prateria di Laureana di Borrello due cacciatori, I.A. un cinquantatreenne di Palmi e M.P. classe 1951, residente in prov. di Brescia, sono stati denunciati per la contraffazione di sigilli, in quanto utilizzavano come richiami vivi esemplari di allodole catturate in natura e munite di anelli di riconoscimento contraffatti. Nella frazione Gallina nel Comune di Reggio Calabria, il solito apparecchio elettroacustico era utilizzato in comune da tre cacciatori, il più giovane dei quali era anche privo di licenza di caccia e utilizzava il fucile del padre; inevitabile anche la denuncia per porto abusivo di arma e omessa custodia delle stesse. Sempre per l’utilizzo di richiami elettroacustici vietati, sono stati denunciati a Brancaleone tre cacciatori che avevano già abbattuto n. 40 allodole ed un esemplare di pispola (Anthus pratensis), specie particolarmente protetta dalla legge. Per tutti è scattata la denuncia alla procura di Reggio Calabria con richiesta di revoca del porto d’armi. Infine nella frazione Castellace di Oppido Mamertina (RC), è stato denunciato per furto aggravato di fauna selvatica C.R., un cinquantaseienne dedito al commercio di cardellini, catturati con le reti da uccellagione. Il soggetto è stato identificato grazie all’uso di telecamere collocate nei siti di cattura. (News&Com)